Quando si cerca di avere un bambino, sembra quasi scontato che esistano dei giorni fertili per la donna, ma quante sanno davvero quali sono?
Giorni fertili della donna
Spesso chi vuole un figlio, che sia il primo o il quinto, rischia di farsi prendere dall’ansia e dallo stress, entrando in un circolo vizioso che difficilmente mette il corpo nella condizione di rilassarsi e provare ad accogliere una nuova vita. La prima fondamentale regola è quindi quella di stare serene il più possibile, di non fare troppi calcoli e di non diventare maniache dei test d’ovulazione o della temperatura basale.
Detto questo vediamo come funziona il nostro corpo.
Il ciclo mestruale e i giorni fertili
Il ciclo di una donna è variabile da individuo a individuo, secondo l’età, ma tendenzialmente è di 25-30 giorni, 28 di media. Durante il ciclo sono due gli ormoni protagonisti, estrogeni e progesterone. Molte non lo sanno, ma il ciclo può essere diviso in tre fasi, follicolare, ovulazione, luteinica.
La fase follicolare, la prima, è caratterizzata dallo sviluppo dei follicoli, tra questi quello chiamato dominante ospiterà l’ovocita. I follicoli cresceranno grazie all’azione degli estrogeni. In questo momento avviene l’ovulazione, seconda fase, e dunque è il periodo più fecondo che arriva più o meno a metà del ciclo (dal 14° giorno per un ciclo di 28 giorni). La vita di un ovocita è in media di circa 24 ore. Inizia quindi il suo viaggio verso le tube di Falloppio dove può essere fecondato. In questo caso proseguirà il suo percorso fino all’utero dove si impianterà l’embrione.
Quella luteinica viene individuata come la terza fase del ciclo mestruale, quella in cui si producono progesterone ed estrogeni e l’ovocita si trasforma in corpo luteo. Tra i cambiamenti fisiologici quello più è evidente la diversa consistenza delle secrezioni. L’endometrio, infatti risulta più fluido in modo tale da favorire l’impianto dell’embrione all’interno dell’utero.
Chi cerca una gravidanza dovrebbe, facendo un calcolo, se segue il metoto Ogino Knaus, avere rapporti nei giorni immediatamente adiacenti all’ovulazione. Ovviamente, bisogna avere ben presente che tali calcoli non sono infallibili, quindi, se si desidera avere un riscontro più esatto, sarebbe opportuno utilizzare altri sistemi come per esempio gli stick che si trovano comunemente in commercio e che misurano il picco di ormone luteinizzante. In alternativa si può fare un monitoraggio follicolare dal ginecologo.
La cosa importante è comunque non fissarsi troppo sul desiderio di una gravidanza, perché il corpo avverte lo stress e reagisce di conseguenza, meglio rilassarsi, approfittare del momento opportuno, ma senza troppe ansie.
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