Fastidiosissima. Non c’è altro modo per definire come sia la cistite, o infezione delle vie urinarie: se per noi adulti è un supplizio, non meno importuna è nei bambini e nei neonati che, in aggiunta al dolore e al prurito, non riescono nemmeno a comunicare e a trasmettere ai genitori le sgradevoli sensazioni che provano.
Più che mai, per noi mamme, è fondamentale saper interpretare i sintomi che, purtroppo, sono abbastanza comuni:
– febbre
– vomito
– inappetenza
– irrequietezza
– cattivo odore delle urine
Più generali sono i sintomi e più è difficile arrivare a una diagnosi: se nei grandicelli, possiamo porre le giuste domande per capire se gli fa male “lì”, con i neonati è un vero terno al lotto.
La cistite può essere diagnosticata con certezza con un esame delle urine, ma per arrivare ai risultati di laboratorio ci vorrà qualche giorno di attesa, ma non solo: solo se avete mai provato a fare un esame delle urine a un neonato, potete immaginare quanta perizia ci voglia fra sacchetti e mitti…
Premesso ciò, non bisogna mai sottovalutare la cistite nei bambini e nei neonati: secondo le statistiche, l’8% dei bimbi al di sotto degli 8 anni è stato colpito da un’infezione alle vie urinarie che, se non diagnosticata per tempo, può anche portare a malattie urinarie croniche nell’età adulta.
Vista la complessità della situazione, alcuni mesi fa è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), con corsi mirati destinati ai pediatri e materiale informativo per i genitori, disponibile nelle farmacie e negli ambulatori medici. “Mamma sto male, hai controllato la mia pipì?”, questo il nome della campagna, servirà, dunque, a ricordare ai genitori i 5 segnali che possono tradire un’infezione alle vie urinarie: identificandoli e avendo poi una conferma dal proprio curante si potrà agire con tempestività e guarire quanto prima (e, quindi, riducendo le possibilità di eventuali danni) la cistite.
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