Il co-sleeping è una pratica sempre più diffusa e diverse ricerche ne dimostrano l’efficacia e l’utilità. Molte madri però si sentono giudicate da amici e parenti per questa pratica, spesso criticata.
I benefici del co-sleeping
Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le ricerche scientifiche che hanno fornito dati certi e basi solide all’abitudine del co-sleeping. La pratica di far dormire i figli piccoli nel lettone con i genitori, risulta salutare sia per il bambino che per la mamma e il papà.
I genitori infatti dormono sonni più tranquilli, avendo la possibilità di controllare il bambino in ogni momento senza doversi alzare.
Anche il piccolo riposa più serenamente, grazie al contatto diretto con la madre, che infonde sicurezza anche a livello inconscio durante il sonno, diminuendo drasticamente il numero dei risvegli notturni.
Non tutti però riconoscono la pratica del co-sleeping, considerata dai più tradizionalisti un vizio che influisce negativamente sulla crescita del bambino.
Mamme sotto pressione e sotto osservazione
Una ricerca americana ha però rivelato che le mamme che hanno praticato il co-spleeping più a lungo manifestano un tasso di depressione più alto: il problema non risiede nella pratica in sè, quanto nel fatto di sentirsi constantemente criticate e giudicate dagli altri.
Lo studio
Oltre il 60% delle mamme infatti ha dichiarato di sentirsi sotto pressione e giudicata continuamente da amici e parenti.
Questo contribuisce a rendere insicuri i neogenitori, che sembrano dover rendere conto delle proprie decisioni a parenti sempre prodighi di consigli su come crescere i nuovi membri della famiglia.
Dormire troppo poco può portare a conseguenze negative, per cui è importante che le neomamme, per il bene del loro stesso figlio, si concedano delle notti non troppo agitate e funestate da frequenti risvegli.
Da questo punto di vista il cosleeping è la soluzione migliore, perchè permette a tutti di riposare meglio, ma per essere vissuto serenamente deve essere accettato da entrambi i genitori, senza recriminazioni o critiche.
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