Coccole ai figli: perché ci piacciono così tanto?

Quando teniamo in braccio il nostro cucciolo, la cosa più naturale è riempirlo di coccole. Infatti non possiamo fare a meno di accarezzargli la testina e baciarlo. Ma ci siamo mai soffermate a riflettere sul perché le coccole sono piacevoli?

Ce lo spiega un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori britannici e svedesi, del John Moores University, della University of Gothenburg e della Linköping University, pubblicato sulla rivista Neuron.

Perché ci piace così tanto coccolare i nostri bimbi?

In pratica, non è detto che il contatto sia di per sé piacevole a priori. È questo quello che ci racconta la scienza: infatti a farcele percepire in questo modo è il fatto che determinati recettori si accendono al tocco di un’altra persona.

Sono stati fatti esperimenti con neonati sottoposti a tecniche di imaging, ovvero ad una risonanza magnetica al cervello mentre venivano coccolati dalle mamme.

Ed è come se nel cervello si accendessero le fibre nervose con veri e propri flash che mostravano anche un aumento della quantità di calcio presente. Ma in realtà anche gli stimoli dolorosi passano per gli stessi percorsi. C’è però una differenza di base. Infatti i processi riguardano cellule che sono strutturate in maniera diversa .

I neuroni delle coccole

I neuroni sensibili alle coccole infatti, sono privi di guaina di rivestimento ed è stato mostrato come siano collegati con le strutture cerebrali che sono legate al gestire sia affettività che emotività. Sono più lenti rispetto agli altri neuroni, e sembra quasi che per accendersi abbiano bisogno di carezze prolungate ed efficaci.

Altra interessante funzione delle coccole è l’alleviare l’ansia. E nei bambini sono la prima rassicurazione sulla vicinanza dei genitori. Anzi: non avere abbastanza coccole durante i primi anni, può segnare per sempre lo sviluppo psicologico del bambino stesso.

Che aspettate mamme? Coccolate i vostri cuccioli!

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