Un maestro delle elementari lancia un’iniziativa tutta colorata per Pasqua : niente compiti, ma tanta allegria e pensieri positivi. Coloriamo i sassi insieme ai bimbi per portare gioia e spensieratezza.
Un progetto creativo tutto colorato
Tra poco è Pasqua e i bambini avranno qualche giorno di pausa dagli impegni scolastici.
Di solito, per questo periodo di vacanze, i maestri assegnano ai loro scolari alcuni compiti a casa per rimanere in esercizio e ripassare alcune materie, come italiano o matematica o storia.
C’è però un maestro della scuola primaria Garibaldi di Lugo in provincia di Ravenna che ha pensato di assegnare quest’anno dei compiti delle vacanze decisamente originali e alternativi.
Il maestro si chiama Davide Solaroli e, forse visto il periodo poco felice, forse per permettere ai suoi allievi di sfogare la loro creatività e di mettere in pratica la loro naturale empatia, ha inventato il compito dei sassi gentili.
I sassi colorati : in cosa consistono ?
Come spiega lui stesso nella pagina Facebook Sassi gentili Lugo, appositamente creata per diffondere l’iniziativa, ha chiesto ai bambini di raccogliere dei sassi di forma tondeggiante e liscia, di dimensione adatta e di colore chiaro, su cui disegnare a tinte vivaci con pennarelli o tempere un fiore, un animale, un cuore, un sole, un sorriso, o qualsiasi altra cosa suggerisca la fantasia e di aggiungere una frase gentile, un incoraggiamento, un augurio. Bastano poche parole, come ti voglio bene, sorridi o coraggio per cambiare l’umore di una giornata.
Sul retro del sasso ogni bambino apporrà la propria firma, la scuola e la classe frequentata.
I sassi così realizzati andranno “abbandonati” in luoghi diversi, soprattutto quelli maggiormente di passaggio, in modo che possano essere trovati e raccolti da altre persone che riceveranno in questo modo un messaggio positivo e di speranza.
L’iniziativa insomma, vuole essere un modo per regalare un sorriso anche a persone sconosciute, che magari in questo periodo stanno attraversando un periodo negativo e che hanno quindi bisogno di parole di speranza, di amore e di solidarietà.
E chi meglio dei bambini è in grado di diffondere un messaggio del genere?
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