È davvero un destino beffardo quello che ha colpito Zarriel Trotter: beffardo come la traiettoria del proiettile che gli si è incastrato nella spina dorsale.
Infatti circa un anno fa Zarriel aveva partecipato ad una campagna di sensibilizzazione per denunciare le quotidiane violenze subite dalle comunità afroamericane del West Side della città, occupata da feroci bande giovanili.
E venerdì 25 marzo questo tredicenne è stato colpito alla schiena proprio da un proiettile vagante, quando stava tornando a casa.
Il video che lo vedeva sullo schermo, raccontava propria il dramma di vivere in un luogo dove se esci di casa non hai la certezza di tornare. E diceva: “La perdita di un ragazzo nero è una perdita anche per l’America”.
Zarriel si salverà: ma non si sa ancora quali saranno le sue condizioni. E possiamo solo immaginare quanto possa essere difficile la vita di un bimbo disabile in quel post.
Eppure c’è chi predica ancora la corsa alle armi.
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