Estate è uguale a tempo di vacanze, e una volta suonata la campanella dell’ultimo giorno di scuola anche per bambini e ragazzi arriva il meritato riposo. Fra il mare e i castelli di sabbia, però, all’orizzonte restano sempre i tanto odiati compiti per le vacanze: la sola idea di riprendere in mano i libri anche sotto il solleone è per i piccoli una vera seccatura: ma attenzione a chiudere totalmente i libri per tre mesi, il rischio è tornare sui banchi a settembre senza ricordare più nulla.
In realtà, affrontare i compiti per le vacanze senza trasformare l’impegno in fonte di stress è possibile, e i pediatri forniscono un utile vademecum da seguire.
Ecco nel dettaglio alcuni dei consigli dei medici:
1) Staccare completamente la spina nei primi 20 giorni di vacanza
È fondamentale per creare uno stacco netto nelle abitudini del bambino: uscire dalla routine fa bene a mente e corpo, allenta la tensione e rende più creativi.
2) Leggere libri non scolastici
La lettura non dev’essere vista solo come un obbligo scolastico, ma soprattutto come un piacere: un fumetto, un libro di favole, un albo ricco di illustrazioni, un giallo emozionante, i libri possono essere portati anche sotto l’ombrellone, così la mente resta allenata pur senza studiare. Educare i bambini a non vedere il gesto del leggere come un’attività “noiosa” è un compito importante che spetta a mamma e papà.
3) Diluire i compiti nel tempo
Evitate di lasciare tutti i compiti per gli ultimi giorni prima dell’inizio della scuola: il rischio è un sovraccarico inutile e stressante, che mette a dura prova la capacità di concentrazione. Niente full immersion, quindi, molto meglio dedicare ai compiti un’ora al giorno, tutti i giorni, magari facendo scegliere al bambino l’orario che preferisce. In questo modo il carico si alleggerisce e diventa quasi indolore.
4) Studiare con gli amici
Creare un gruppo di studio con compagni di scuola e coetanei rende l’appuntamento con i compiti meno fastidioso e aiuta a socializzare.
5) Trasformare i compiti in quiz
Grammatica e formule matematiche diventano meno ostiche se si inserisce una componente ludica: domande, indovinelli, qualche cruciverba bastano a trasformare gli esercizi in giochi, magari da fare in squadra.
6) Ricerche all’aria aperta
La maestra di scienze ha assegnato una ricerca su un tema a piacere? Anziché cercare materiale e ispirazione su Internet scegliete come tema un animale, un paesaggio o un tipo di pianta e cogliete l’occasione per fare una ricerca sul campo insieme al vostro piccolo, scattando foto e passeggiando all’aria aperta.
7) Aiutare il bambino ma non sostituirsi a lui
Va bene stare accanto a vostro figlio spiegando nozioni e concetti più difficili, ma non fate i compiti al suo posto: lo privereste della possibilità di capire dove sbaglia.
Il video della settimana