Dire di no a un bambino è importante, spesso necessario, ma ci sono diversi modi per farlo. Girare le frasi in positivo, esprimendo lo stesso concetto in modo diverso, motiva all’azione il piccolo e rende più semplice elaborare il messaggio.
Dire di no senza negazioni
Negare qualcosa e saper dire di no ai figli è un lavoro duro per ogni genitore, ma spesso è necessario sia per educarlo che per impedirgli di compiere azioni potenzialmente pericolose. Come fare però a dire di no ai bambini senza utilizzare negazioni ed esprimere gli stessi concetti in modo più positivo ed efficace?
Ogni concetto può essere espresso in diversi modi e trovare quello giusto non è sempre facile. Diversi studi hanno però sottolineato come le intenzioni positive abbiamo ottimi effetti sul cervello e sullo sviluppo dei bambini, mentre continue negazioni li mettono in difficoltà. Per questo è importante riuscire a volgere al positivo anche gli ordini più imperativi. Invece di vietare un comportamento, ad esempio, sarebbe meglio consigliarne un altro. “Non urlare” può facilmente diventare “parla più piano”, ad esempio.
Linguaggio positivo : la valida alternativa
Come dire di no in modo positivo? Disciplina e regole sono importanti, ma non bisogna necessariamente passare attraverso le negazioni per insegnarle ai bambini. Non dite che non si può fare qualcosa, proponete invece delle alternative possibili. Anche i comportamenti pericolosi non andrebbero negati in modo perentorio.
Il bambino impara e capisce meglio le regole se gli vengono spiegate le ragioni per cui un comportamento andrebbe evitato: “non toccare i coltelli” può facilmente diventare “se tocchi il coltello rischi di tagliarti e ti fai male”. In questo modo il bambino non si trova di fronte ad una negazione, ma ad un comportamento che può avere conseguenze negative. Le frasi positive sono anche più facili e veloci da elaborare per il cervello, rendendole più semplici da comprendere immediatamente anche per i bambini più piccoli.
Il potere del linguaggio positivo
Un linguaggio positivo trasmette benessere e tranquillità, è più facile da capire, spinge all’azione ed è più efficace a livello educativo di qualsiasi negazione. Dire al proprio figlio che non si giocherà con lui perché ci sono i letti da rifare o la lavastoviglie da svuotare può essere avvilente.
Una valida alternativa potrebbe essere svolgere i lavori domestici insieme per poi giocare. Con lo spirito giusto anche stendere o lavare i piatti può diventare un gioco da fare insieme. L’importante, quando si posticipa qualcosa, è mantenere poi sempre la parola data, altrimenti il bambino perderà fiducia nelle parole del genitore e imparerà che procrastinare è solo un altro modo più ingannevole di dire di no.
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