Per una volta, l’Italia non è fanalino di coda e anzi, si sta impegnando per cambiare le cose sul fronte della tutela di mamme e papà lavoratori.
Le mamme sono più tutelate dei papà, ma per le licenze paterne ci si sta muovendo nella giusta direzione e, da questo punto di vista, l’Italia batte la Germania, almeno secondo la ricerca condotta dallo studio legale Daverio & Florio.
Con la legge di stabilità del 2017, rispetto alla legge Fornero, cambiano molte cose. Vediamole riassunte di seguito:
Congedo parentale obbligatorio per i novelli padri
I neo-papà possono sfruttare di un congedo pari a 2 giorni nel il 2017 che diventeranno 5 nel 2018. A questi vanno aggiunti ulteriori 2 giorni di congedo facoltativo, che il papà può prendere quando vuole. Sia lavoratrici che lavoratori autonomi possono usufruire di sei mesi di permessi fino al compimento dei 3 anni del piccolo.
Tutele per le mamme lavoratrici dipendenti:
- 5 mesi di congedo obbligatorio con lo stipendio al 100%;
- Ulteriori e facoltativi 6 mesi con uno stipendio al 30% da sfruttare entro i 12 anni di età del bambino;
- Permessi retribuiti per allattamento fino ad un anno di età del piccolo;
- Tutele lavorative: il datore di lavoro è tenuto a reintegrare la lavoratrice con la stessa posizione e le stesse mansioni che aveva prima della gravidanza.
E come se la cava l’Europa?
Regno Unito
- Mamme: primo fra tutti per la tutela della donna. Le riconosce 52 settimane di congedo di cui metà obbligatorie. Il salario è garantito per 39 settimane. Le prime sei al 90%;
- Papà: vengono garantite 1 o 2 settimane di assenza ogni 26 lavorate.
Francia
- Mamme: 16 settimane di maternità (un po’ più del doppio in caso di parto gemellare);
- Papà: 3 giorni facoltativi e altri 11 consecutivi.
Spagna e Olanda
- Mamme: 16 settimane con stipendio pieno. IN Olanda se ne aggiungono altre 26 non retribuite;
- Papà: 13 giorni di congedo.
Germania
- Mamme: 14 settimane di cui 6 in gravidanza e 8 dalla nascita del bimbo;
- Papà: un solo giorno di congedo obbligatorio.
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Purtroppo questo articolo è molto approssimativo 😣 in Germania come in Austria dove vivo io la maternità si divide in Mutterschutz che è la protezione della madre al 100% dal pdv economico e lavorativo e la Karenz. La Mutterschutz dura in Austria due mesi prima del parto e tre dopo. In Germania può essere che sia come avete scritto (da verificare). La Karenz prevede una cifra standard (in Austria 15 mila euro) da distribuire in vari modelli economici (un anno, due o tre). Il congedo del padre va fino a 6 mesi (non di permessi). E c’è la possibilità di prendere un part time condiviso tra madre e padre integrato da benefici economici statali. Poi ci sono altre tutele ma inutile dilungarsi. Prima che l italia arrivi a livello di questi paesi…..passeranno molti anni purtroppo! (Sempre che ci arrivi)
C’è da dire però che in Germania diverse aziende sono dotate di asili nido aziendali, il che comporta un ingresso più rapido della mamma al lavoro. Preferirei tornare subito a lavorare e avere il bimbo a pochi metri di distanza da me, accudito da persone competenti, piuttosto che dover aspettare due o tre anni prima di immettermi nuovamente nel mercato del lavoro.
E chi lavora in proprio si attacca al tram e grida savoia…
Questo articolo non ha dati corretti. In Germania il congedo parentale pagato dal datore di lavoro e`di 14 settimane. Ma lo stato offre un congedo parentale di 14 mesi da suddividere tra padre e madre (ad esempio, due il padre e 12 la madre, o 6 e 6) pagato al 70%. La madre può rimanere a casa fino ai tre anni del bambino, con il pagamento dei contributi. Prima di scrivere titoli sensazionalistici, sarebbe meglio raccogliere bene le informazioni.
C’é nulla da esultare. Il problema non é la tutela della gravidanza e puerperio. Il problema é il mondo del lavoro post rientro!!!
Valentina Delfabro
Poi nn tutti rispettano questa legge ci sono datori di lavoro ricorro mica ricatti o ti trattano male sul lavoro ti fanno crollare emotivamente sé per caso vuoi usufruire di una di queste leggi elencate .come sé pagassero loro
Luigi Di Somma
Io sono una lavoratrice autonoma e non mi ha mai tutelato nessuno,anzi a fatica sono riuscita a tenere aperto il mio piccolo negozio.
Condivido con te anch’io ho un negozio a noi solo 2 ditta nei occhi 👀
Probabilmente per chi ci governa noi non siamo mamme lavoratrici…
Sono cmq tutele insufficienti! Nei piccoli paesi e cittadine non si sa dove lasciare i figli dopo le 16 di pomeriggio! Nidi inesistenti!!! Meditate
Se non erro… I 5 mesi di congedo obbligatorio sono al 80% e non 100! Dipende dal contratto collettivo che si appartiene.
E poi facoltativa al 30, vabbè… non campi.
Dipende dal ccnl. Nella norma 80% paga l’INPS 20% paga la ditta
Brava Alice! Verissimo!
Non per gli artigiani autonomi…..
Vedo che ci capiamo…io ho una lavanderia in un piccolo paese, dove eravamo già 3 e negli ultimi anni ne hanno aperte altre 2! Tu cosa fai di bello?
io sono parrucchiera,in un paese di provincia. Siamo in tantissime troppi negozi……
Ti capisco, cerco di tenere duro, non voglio chiudere, ma, se davvero porteranno l’iva al 25% non avrò scelta…
io sto cercando di vendere
A noi a malapena danno un contentino per sopravvivere i 5 mesi strettamente necessari alla maternità…con tutti i contributi che versiamo!!!
Che oltretutto “non possiamo”lavorare nella nostra maternità da autonome, se no ce la tolgono…..assurdo….una che ha un negozio che deve fare …chiudere…?
La mia pratica è stata appena aperta e la mia bimba ha appena tre mesi
Bene x chi ha il lavoro