La Legge del Governo che rende obbligatori ai bambini 10 vaccini è stata contestata dalla Regione Veneto, la quale però si è vista respingere il ricorso dalla Consulta con la sentenza 5/2018. L’occasione è stata utile per precisare alcuni importanti aspetti in materia legislativa relativi proprio alla tematica in questione.
Ricorso contro i vaccini obbligatori respinto: i perché di un no
Già nella seconda parte dello scorso anno la Regione Veneto si era mostrata contraria alla Legge sui Vaccini adducendo che il Parlamento avesse ”imposto qualcosa andando oltre la normale obbligatorietà mediante misure coercitive‘‘. La Corte Costituzionale, respingendo il ricorso, afferma che di fatto nulla è stato imposto più di quanto già era stabilito dalle normative vigenti. Infatti la Legge sui Vaccini rende obbligatori 10 trattamenti, tra cui 4 erano già stabiliti in precedenza da altra legge mai abrogata, mentre altri 6 erano vivamente raccomandati e consigliati. La Legge ha dunque reso d’obbligo ciò che già era parzialmente stabilito, viste le situazioni contingenti.
La risposta negativa al ricorso del Veneto è motivato anche dal fatto che la decisione del legislatore non è ritenuta irragionevole, ma al contrario, è stata elaborata a ragion veduta. La Corte ha però precisato che qualora la situazione attuale dovesse mutare nulla vieta di modificare la Legge e l’obbligatorietà imposta.
Perché una legge che prevede vaccini obbligatori?
Quando si parla di salute è bene sempre tenere alta l’attenzione, a maggior ragione se l’argomento interessa i bambini. Il dato di fatto è che ultimamente i vaccini erano snobbati dalle famiglie e si è assistito ad un calo progressivo delle coperture vaccinali. Per cercare di invertire la tendenza il legislatore ha posto l’obbligo per 10 vaccini da somministrare ai bambini che si apprestano ad iniziare le scuole, al fine di proteggere la salute non solo propria, ma anche quella dei compagni. Qualora questi non vengano effettuati sarà necessario svolgere un’azione nei confronti dei genitori affinché possano comprendere l’importanza e l’utilità del vaccino soprattutto per i bambini immunodepressi, che rischiano la vita.
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