Coronavirus e obesità infantile: anche in quarantena occhio all’alimentazione dei bambini

La pandemia causata dalla massiccia diffusione del Covid-19 ha profondamente cambiato il nostro attuale modo di vivere: le restrizioni e le conseguenti limitazioni alle nostre consuete libertà sono certamente dure da affrontare ma, allo stesso tempo, più che mai necessarie per cercare di invertire la rotta e contenere i contagi. 

La dura prova a cui siamo sottoposti, tuttavia, non può rappresentare una scusa per lasciarsi andare, specialmente per quanto riguarda le abitudini alimentari.

Basta dare una veloce occhiata ai social network, vero e proprio “sfogatoio” anche in tempo di quarantena, per essere letteralmente inondati di immagini e video di mamme indaffarate ai fornelli: dolci e torte di ogni tipo, pasta fatta in casa, manicaretti ricchi di grassi, vere e proprie esplosioni di calorie.

È senza dubbio vero che rimanere in casa per settimane riduce di molto la rosa delle cose da fare, ma offrire di continuo ai propri figli proposte alimentari ipercaloriche non rappresenta la soluzione migliore e si può rivelare senz’altro disastroso per la salute.

Sovrappeso e obesità nei bambini: i rischi da non trascurare

Negli ultimi anni, in Italia ma anche nel resto dei paesi più sviluppati, abbiamo assistito a un preoccupante aumento del numero dei bambini obesi o in sovrappeso. I rischi, a breve o lungo termine, a cui vanno incontro, sono molto seri e non devono essere sottovalutati.

Una delle conseguenze di questo incremento di numeri è costituita dai tanti bambini che cominciano a soffrire di malattie che, fino a poco tempo fa, riguardavano solo gli adulti. Stiamo parlando, nello specifico, di patologie non trasmissibili come l‘ipertensione, il diabete di tipo 2 e le dislipidemie.

Le prospettive non sembrano, almeno per il momento, promettere nulla di buono e proprio per questo è importante che i genitori attuino loro per primi una seria politica di contenimento, offrendo ai figli cibi e proposte più salutari, specialmente in un contesto come quello che viviamo in questi giorni, che limita la possibilità di fare movimento. A tal proposito, sono numerosi gli studi che confermano che i genitori possono contribuire a sviluppare e mantenere le abitudini alimentari corrette, cooperando nella prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantili. 

Il discorso del contenimento e del controllo dell’obesità infantile, naturalmente, è più complicato e va oltre il ruolo dei genitori. Resta ferma, però, l’importanza della famiglia, che è comunque un imprescindibile punto di partenza, poiché i percorsi di intervento da attuare, per avere successo, devono coinvolgere direttamente i genitori sin dalle prime fasi dello sviluppo del bambino, in modo da organizzare e concretizzare pratiche salutari sia all’interno sia all’esterno della casa.

Alimentazione sana in quarantena

Sarebbe utile, in tempo di coronavirus ma anche in situazioni ordinarie, organizzare le provviste alimentari scegliendo cibi salutari che possono essere consumati da tutta la famiglia.

I genitori sono il modello dei figli, infatti coloro che seguono uno stile di vita sano facilitano e indirizzano nel tempo le scelte dei propri bambini. Iniziare la giornata con una sana colazione è il primo passo: molti studi affermano che saltare la colazione è un fattore associato ad un maggiore rischio di obesità.

Gli spuntini nel corso della giornata devo essere sani: è importante limitare l’assunzione di alimenti ricchi di energia e poveri di nutrienti come gli snack confezionati. Ad esempio, come merenda è bene privilegiare alimenti come la frutta di stagione, uno yogurt, frutta secca oppure 20-30g di biscotti.

Durante i pasti principali la verdura non deve mai mancare ed è consigliabile variare la scelta alimentare includendo cereali integrali, legumi e pesce. Fondamentale, inoltre, limitare il consumo di carne, di bevande analcoliche zuccherate e di grassi saturi. Come condimento delle pietanze la migliore scelta rimane l’olio extravergine di oliva, che va tuttavia usato con parsimonia in quanto molto calorico. 

In linea generale, rimane più che mai valido il consiglio di affidarsi a professionisti del settore per intraprendere al meglio il percorso da affrontare, senza inciampare in schemi dietetici “fai da te” che sono sempre non equilibrati e carenti di nutrienti. 

FONTI:
• 1: www.sip.it
• 2: The Role of Parents in Preventing Childhood Obesity Ana C Lindsay et al. Future Child. Spring 2006
• (3) 3: Global Strategy on Diet, Phusical Activity and Health The Role of Parents https://www.who.int/dietphysicalactivity/childhood_parents/en/
• 4: WHO European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI)

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