Cose da insegnare a mio figlio

Mi devo assolutamente ricordare di insegnare a mio figlio:

 

– quant’è divertente spalmarsi i palmi delle mani di Vinavil e che aspettare che si formi quella pellicola da staccare può diventare il passatempo di interi pomeriggi;

– che i pennarelli ad alcool, lo smalto e la benzina non dovrebbero essere inalate, lo so, ma hanno un odore al quale non si può resistere;

– quant’è divertente scoppiare i pallini della carta da imballaggi;

– che il vino bianco, come la birra, va bevuto solo se ghiacciato;

– la tristezza di un gelato alla frutta paragonato ad un cono doppia panna con Bacio, Stracciatella e Biscotto;

– che mettere le dita nel naso, con parsimonia, si può;

– che i tatuaggi fanno male anni dopo ma per quello che ricordano (cit.);

– che è molto più divertente mangiare con le mani, possibilmente in posizione semi sdraiata e sul divano, piuttosto che seduti composti a tavola;

– che i colori dell’autunno sono i più belli;

– quanto sia importante la parola data rispetto ai tanti sacrifici che bisogna fare per mantenerla;

– che di imparare non si finisce mai e che si impara da chiunque e ovunque;

– che per imparare, da chiunque e ovunque, bisogna essere umili;

– quanto sia difficile realizzare i propri sogni;

– che dietro un sogno non realizzato c’è sempre qualche insegnamento da cogliere;

– che i leggins non sono pantaloni;

– che nella vita le misure contano, ma non sono tutto;

– che non esiste un libro più bello del mondo, ma “Cent’anni di solitudine” di García Márquez e “Un Uomo” della Fallaci si avvicinano molto a qualcosa che sa di perfezione;

– che Lisbona è più romantica di Parigi;

– quanto sia buono il pane con il pomodoro fresco, un goccio d’olio e sale;

– che lo sport è una cosa seria e che vincere è importante, ma il rispetto dell’avversario lo è di più;

– che ci sono compromessi ai quali si può cedere. Altri ai quali no, non si può;

– che perdere tempo è importante. A volte indispensabile;

– quanto piaccia ad una donna un uomo che sa cucinare;

– che, anche se non si dovrebbe, ci saranno momenti in cui perdere dignità per un amore sembrerà l’unica strada percorribile;

– che se l’amore non è per sempre la correttezza, l’onestà e il rispetto, invece, sì;

 

Poi c’è tutto il resto, tutto quello che mio figlio ha insegnato a me.

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