Dopo 60 anni il modello estetico di Barbie sembra definitivamente cambiato : dopo le Barbie curvy e quelle multietniche arrivano le bambole senza connotazioni sessuali.
Creatable world: le bambole senza genere
Mattel, lo storico marchio della Barbie, ha recentemente presentato una nuova linea di bambole: Creatable world. Si tratta di personaggi privi di connotazioni sessuali e completamente personalizzabili. Ad ogni bambola è possibile abbinare vestiti maschili, femminili o unisex, dalla minigonna al jeans passando per magliette, giubbotti e quant’altro. È anche possibile personalizzare il taglio di capelli: lunghi, corti, dai signorina o da maschiaccio.
Le Creatable World non hanno il seno come Barbie né le spalle muscolose di Ken, ma sono completamente neutre e possono essere del tutto personalizzate anche in quest’ambito. Si tratta di un modo originale per insegnare ai più piccoli ad abbattere gli stereotipi di genere, di cui la classica Barbie è diventata quasi un simbolo. Si tratta di una scelta coraggiosa da parte di Mattel, che ha recentemente già modificato sostanzialmente le sue bambole per venire incontro alla nuova sensibilità sulle differenze di genere, la discriminazione razziale e sulla figura femminile.
Mattel e le bambole senza etichetta
La Barbie bionda, magra e perfetta sembra essere destinata al tramonto. La stessa Mattel, prima della linea Creatable World, aveva realizzato delle bambole, tutte con il marchio Barbie, che presentavano figure più realistiche e meno stereotipate.
Ecco quindi la Barbie multietnica, quella curvy con i fianchi larghi, quella dai lineamenti meno perfetti e quella un po’ più bassa rispetto alla statuaria classica bionda. Negli anni, la varietà di bambole si è andata ad arricchire, per cercare di conquistare nuove nicchie o più semplicemente per promuovere l’identificazione con un modello più realistico di donna e farsi amare da tutte le bambine, grazie a modelli più realistici e inclusivi, compresa la Barbie in sedia a rotelle.
Oggi Creatable World completa questo percorso e si inserisce in un filone di prodotti con sempre maggiore seguito, ovvero giocattoli non destinati ad uno specifico genere e senza chiare e definitive distinzioni, né nel sesso delle bambole né in quello del pubblico a cui questi giochi sono destinati.
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