Negli ultimi anni, si è parecchio discusso di quanto è importante l’educazione alimentare del bambino, per stabilire un suo benessere sia psicologico che fisico. A tal proposito, è necessario insegnare ai propri figli, già da piccolini, ad avere un’alimentazione variegata e salutare, aiutando il loro palato ad adeguarsi a tanti alimenti diversi. Uno studio scientifico canadese del 2012 afferma che, coinvolgendo i propri figli nella preparazione delle pietanze da mangiare, li porterà da grandi ad avere un’alimentazione sana e più consapevole, e di conseguenza, rischieranno meno di soffrire di obesità. Questo perché, così facendo, si riduce il numero di pasti fuori casa, la preparazione del cibo è più sano e meno condito e gli orari in cui si consumano i pasti in famiglia sono molto più precisi. Inoltre, già in tenera età, i bambini potranno capire l’importanza del cibo, distinguendo quello salutare da quello spazzatura.
Quando si può iniziare a coinvolgere i figli in cucina
È scientificamente provato, che svolgere un’attività di cucina con i propri figli è importante per svariati aspetti. Innanzitutto è un valido aiuto per i bambini con poco appetito, che così facendo vengono invogliati ad assaggiare pietanze nuove da preparare con le proprie mani. Per farlo, non esiste un’età specifica, in quanto già ad un anno un bambino può vivere appieno questa esperienza, iniziando col pasticciare un po’ gli ingredienti (attività montessoriane con legumi e farine). Fino ai cinque anni sbuccerà la frutta e condirà l’insalata. Dai 6 anni in poi, sarà capace di rompere le uova, leggere da solo le ricette, grattare il parmigiano etc. Ovviamente il tutto deve avvenire sotto lo sguardo attento dei genitori.
Da quali piatti iniziare?
Come primo piatto da realizzare insieme ai propri figli c’è senza dubbio la pizza, i bambini adorano pasticciare con l’impasto morbido, mentre per secondo troviamo le zucchine ripiene. Queste sono due ricette semplici (ma ce ne sono tante altre) che coinvolgono appieno i bambini, e sono in grado di stimolare le loro capacità tattili. Noterete sin da subito quanto si divertiranno a sperimentare insieme a voi i vari piatti.
I benefici della condivisione in cucina
Ogni esperienza sul cibo, fatta nel periodo dell’infanzia, è una guida importante per il comportamento alimentare della persona in seguito. Il cibo ha tantissime proprietà che si percepiscono tramite il gusto, la vista, il tatto l’odorato e l’udito.
Cucinare insieme ai figli permette inoltre di realizzare e consumare principalmente piatti semplici e genuini, consente al bambino di acquisire nozioni alimentari ed essere incline alla sperimentazione e ad assaggiare anche piatti nuovi se preparati con il suo aiuto, oltre ovviamente a investire in tempo di qualità con i bambini.
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