La maggior parte dei ragazzi con età compresa tra i 14 e i 19 anni, possiede uno smartphone con il quale riescono a essere sempre connessi e a interagire tramite social.
Questo fenomeno, che di per sé risulta normale per i progressi tecnologici, da un altro lato ha dato il via al cosiddetto cyberbullismo.
Il fenomeno del bullismo in rete quando si è sempre connessi
Il bullismo si è trasformato, con l’avvento dei social e delle chat, in cyberbullismo. Questo è una forma di bullismo molto più subdola di quella tradizionale.
Il cyberbullismo, infatti, non è mai un attacco diretto, faccia a faccia ma alle volte si rivela molto più pericoloso perché, per via di una connessione sempre attiva, è possibile attaccare le persone più delicate, in questo caso ragazzi appena adolescenti che non hanno ancora una personalità definita.
Avere la possibilità di collegarsi in ogni momento a internet rafforza la rete sociale in maniera esponenziale. Quella che in passato era una semplice presa in giro viene infatti catapultata all’interno di un mondo molto più grande, un vero e proprio villaggio globale multimediale del quale fanno parte tantissime persone.
I ragazzi sono inoltre sempre connessi per cui è molto difficile che un messaggio passi inosservato, così come foto o video che rimangono in rete anche dopo essere state cancellate.
Connessione attiva e cyberbullismo
La dipendenza tecnologica tipica dei Millennials, ossia dei ragazzi nati e cresciuti in una realtà dove la connessione a internet è sempre attiva, risulta un fattore scatenante del cyberbullismo.
Recenti rapporti Istat hanno infatti messo in evidenza il fatto che sono molti i ragazzi che dichiarano di avere subito attacchi tramite persone presenti nei social.
La connessione sempre attiva in qualsiasi momento del giorno e della notte, porta gli adolescenti, ma anche ragazzi più giovani, a cercare nuove amicizie tramite la rete con i rischi connessi legati sia alla salute fisica che a quella mentale.
Le insidie che si celano dietro il mondo dei cybernauti sono molte e possono portare disagio esistenziale difficile da gestire da parte dei genitori. E’ importante però essere informati sui nuovi pericoli del web e cercare di mantenere vivo con i proprio figli il dialogo e l’empatia, elementi che a volte possono davvero fare la differenza.
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