I tazzoni di caffè in cartone sono uno dei must nei film e telefilm americani: poco importa se il protagonista di turno debba sopportare nottate di lavoro o scaldarsi nel gelido inverno, nelle sue mani ci sarà una tazza di caffè d’asporto.
Nella realtà, così come nei film, i bicchieri di caffè sono comodi, certo, ma anche inquinanti: già, perchè una volta bevuto l’ultimo sorso, il bicchiere si trasforma in un rifiuto da smaltire.
Di farne a meno, nemmeno a parlare e, così, la rinomatissima caffetteria Truth di Cape Town, in Sud Africa, ha ideato un sistema di riciclo del bicchiere davvero straordinario.
Attorno alla tazza, realizzata in materiale biodegradabile, c’è una fascetta che racchiude dei semi.
Una volta bevuto l’ultimo goccio di caffè, basta strappare la fascetta e gettarla nel bicchiere; aggiungendo una manciata di terra e un po’ di acqua, il bicchiere fungerà da vaso e, essendo biodegradabile, potrà essere piantato nel terreno.
Con un po’ di sole e di pazienza, il seme germoglierà, dando vita a una piantina di basilico, timo o rucola, a seconda della varietà presente nella fascetta.
L’idea è geniale e non ha mancato di attirare l’attenzione dei media; in Italia, per ora, le tazze del caffè in cartone non sono ancora molto diffuse, ma il principio può essere facilmente applicato anche agli altri contenitori in cartone per le bevande d’asporto.
Se poi in futuro la tradizionale tazzina di caffè al bar o la moka di casa dovessero cedere il passo al caffè take-away, avremo già a portata di mano la soluzione per ridurre l’impatto ambientale.
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