Continua la nostra intervista ad Angelo Pisani, un papà (molto) speciale.
Qui trovate la prima parte dell’intervista.
A gennaio è uscito anche il tuo libro “Conto fino a tre…parola di papà”. Il libro racconta la storia di un papà speciale. Cosa troviamo tra queste pagine?
Il libro racconta la vita di un papà accanto alla sua piccola tempesta Agata, una bimba di 4 anni che gli ha” strappato” il cuore. La narrazione si articola in diversi capitoli. Il primo è dedicato alla giornata tipo e parte dalla sveglia per finire con la nanna, passando dall’asilo, dal parco, dai cartoni, dalla cena, etc. Nel secondo capitolo si parla di esperienze ” varie ed eventuali” come i teatro, il sushi, la lezione di danza, la gita al parco faunistico, il supermercato e altro. Poi c’è una sezione dedicata ai ” Faccio io” ovvero a tutte quelle cose che i bambini vogliono fare da soli e che potrebbero avere conseguenze drammatiche, come per esempio usare il coltello per tagliare i pomodori, aprire la porta, prendere l’ascensore. C’è poi un capitolo dedicato ai ” perché”, fase surreale che ogni genitore attraversa, uno al commento dei disegni di mia figlia come fossero opere d’arte presentate ai turisti di un museo da una guida e infine un “manuale di istruzione” per operazioni base come il cambio del pannolino, la preparazione del latte, l’uso del water e del vasino e la preparazione dello zaino.
Possiamo definirti un “mammo”?
Non sono un mammo. Sono un papà che fa il papà e, quando serve, anche la mamma. Cosa che fanno anche le mamme a situazioni ribaltate. Mammo è una parola che non significa nulla.
Qual’è il tuo segreto per essere dei papà “quasi” perfetti?
Io non sono un papà perfetto. Per me non esistono genitori perfetti. Credo però che la voglia di comprendere e l’empatia, insieme alla calma e all’ironia, siano ingredienti fondamentali per avventurarsi nel mondo dei papà e delle mamme.
Prima il blog, poi un libro e ora anche una Sitcom. “Uno di troppo”, 24 puntate su Super! insieme a Katia. Come la vita normale di ogni giorno può essere raccontata agli altri?
Raccontare la vita dei genitori agli altri usando l’ironia per stemperare le normali tensioni e ansie legate al bambino e alla coppia, credo possa essere un modo vincente. La sitcom sta piacendo molto e penso che molto del merito sia di ciò che ho detto poco prima riguardo l’ironia.
Ma a casa vostra, chi è più bravo a: Fare i lavori di casa? Vestire Agata? Cucinare? Raccontare la favola della buona notte?
A casa Katia è la più brava a far da mangiare. Per il resto ce la caviamo tutti e due. Per le favole io sono avvantaggiato perché mi diverte raccontarle, per cui diciamo che me ne occupo io perché sono il bambino di casa, in quel contesto.
Noi tutti ti conosciamo come comico, ma a casa, con tua figlia, riesci a essere serio e a farti rispettare?
A casa con Agata so essere divertente, ma anche serio. Sono un papà prima di tutto, e poi un compagno di giochi. La chiarezza dei ruoli credo faccia bene anche alla bambina.
Con due genitori così speciali, quale lavoro ti auguri possa fare tua figlia?
Io spero che Agata possa fare ciò che le piacerà!
Adesso Agata è ancora piccola, ma come pensi si evolveranno le vostre avventure quando poi arriveranno i ragazzini, il liceo, le uscite del sabato sera?
Adesso mi vivo Agata per l’età che ha. Per parlare di quando crescerà, aspetto prima che cresca. In fondo sono un uomo e a un uomo non si può chiedere di pensare a più cose alla volta.
Ci aggiornerai ancora sulle vostre avventure famigliari quando Agata sarà adolescente?
Spero che il libro e il sito siano solo una prima parte di un percorso lungo e duraturo, sempre inerente alla vita della mia principessa Agata. La vita con la mia Regina Katia invece.. top secret!
Potete seguire le avventure di Angelo e Agata qui: Blog, Facebook, Twitter, Youtube.
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