Bart Heynen, fotografo belga, ci racconta attraverso le pagine del suo ultimo libro DADS – padri, il quotidiano della sua e di circa altre 40 famiglie americane omogenitoriali. Un libro documentario che abbatte pregiudizi e falsi miti sulla famiglia tradizionalista e la crescita dei figli.
DADS : scatti ed emozioni di famiglie omogenitoriali
Sono stati necessari quasi 5 anni per portare a termine questa toccante opera, che racchiude emozioni e momenti di normale routine all’interno di quasi 50 famiglie americane che hanno un’unica particolarità che le unisce: sono composte da figli, molti di questi gemelli -nati da una madre surrogata- e hanno due papà gay.
È possibile unire le esperienze di tanti papà omosessuali e confrontarsi? Paragonare il proprio stile genitoriale con quello di altre famiglie che quotidianamente vivono al di fuori dei canoni delle famiglie tradizionali, senza divisioni di genere? Per Bart si, e ce lo dimostra nelle pagine di DADS.
Questo è stato infatti l’obiettivo principale di Bart quando ha messo su il progetto del suo libro fotografico DADS.
Un progetto che celebra la paternità omosessuale, dedicato alle famiglie omogenitoriali ma non solo, può essere un interessante strumento di confronto per tutti, semplicemente per confrontarsi con altre famiglie diverse dalla propria.
DADS, un libro documentario che arriva al cuore
Il legame che Bart è riuscito a creare con i protagonisti del suo libro, nel corso degli anni, è unico e particolare. Si è instaurato principalmente un rapporto di fiducia reciproca, spesso accogliere uno sconosciuto che fotografa dei momenti intimi all’interno della propria casa, non è facile.
Tuttavia Bart è riuscito a conquistare i papà protagonisti dei suoi ritratti, e ha potuto immortalare momenti molto profondi, tra cui la prima fotografia di una famiglia neonata, che vede Txema e Pablo con in braccio pelle a pelle, il loro piccolo appena nato.
La sensibilità e il grande significato di questo progetto hanno permesso al fotografo di essere coinvolto in momenti molto commoventi che possono accomunare qualsiasi famiglia.
Da cosa nasce l’esigenza di Bart?
Bart, sposato con un americano e papà di due gemelli, ha sentito la necessità di cercare famiglie come la sua, con due papà gay, per celebrare la genitorialità omosessuale divenuta legale nel 2015, ma anche per confrontarsi e capire come vivono la quotidianità le famiglie che si trovano nella sua stessa situazione. Il desiderio di conoscere altri papà gay anche per far capire ai propri figli, che non sono gli unici bambini ad avere due papà. Proprio per questo, spesso ha condiviso anche con i suoi figli, Ethan e Noah, i momenti di lavoro in casa delle famiglie protagoniste.
Un mezzo utile anche per dimostrare una volta per tutte che a garantire l’amore e le cure necessarie per allevare un figlio, non è di sicuro il genere sessuale dei suoi genitori.
Le immagini del quotidiano, vere e intense
Non sono preparate e non rappresentano momenti di eventi mondani. Piuttosto vogliono raccontare la normale quotidianità di tante famiglie arcobaleno, famiglie composte da due genitori dello stesso sesso, in questo caso da due papà, che si districano nella routine quotidiana dividendosi equamente ogni compito, dal cambio dei pannolini al bagnetto, dalla pappa alla recita all’asilo.
Non solo neonati e bambini piccolissimi che scambiano il set per un momento di gioco, negli scatti immortalati, ma anche immagini che racchiudono la consapevolezza di quanto a volte possa essere anche imbarazzante ritrovarsi sotto gli occhi incuriositi di chi ti guarda come un diverso, come è capitato a Jack, diciottenne all’ultimo anno del liceo, fotografato con i due papà Tom e Mike alla fine dell’allenamento.
Il ragazzo non ha mai messo in discussione la particolarità della sua famiglia, ma ha ammesso che in quel momento, sotto i riflettori, ha sentito il peso degli sguardi incuriositi.
Bambini e ragazzi felici, papà indaffarati e innamorati dei propri figli, che si impegnano nella quotidianità per donare a loro ogni giorno un giorno stupendo.
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