Il trasloco dalla culla al lettino, che generalmente avviene intorno ai 5 mesi, per alcuni bambini è poco piacevole: il passaggio da uno spazio ristretto, infatti, ad uno più ampio può risultare destabilizzante. Per ridurre il disagio è bene che i genitori aiutino il piccolo a rilassarsi; a tal fine quando lo mettono a letto potranno massaggiarlo delicatamente, potranno raccontargli una favola oppure potranno mettere della musica dolce di sottofondo per conciliargli il sonno. Nei primissimi tempi in cui il bimbo comincia a dormire nel lettino, inoltre, si consiglia di adagiarlo nella parte inferiore dello stesso, in modo tale che il piccolo possa toccarne con i piedini l’estremità. La percezione di uno spazio delimitato, infatti, risulterà confortante, favorendo un riposo tranquillo e rilassato.
Il trasferimento dalla culla al lettino è una tappa importante ed emozionante non solo per i piccoli ma anche per i genitori, in quanto essi si rendono conto che il loro cucciolo si sta facendo grande.
Le caratteristiche del lettino
In primo luogo si consiglia di optare per un lettino ecologico, ovvero realizzato con materiali naturali. Esistono, ad esempio, lettini verniciati con sostanze atossiche e ipoallergeniche e che sono completamente privi di parti metalliche, in modo tale da evitare che il bambino venga a contatto con i campi magnetici. Inoltre è da preferire un materasso ortopedico di spessore non superiore ai 10 cm, per offrire maggiore sostegno alla colonna vertebrale del piccolo. Si consiglia, d’altra parte, di corredare il lettino con paracolpi in tessuto bio (ad esempio in cotone), per mettere al riparo il bambino da eventuali “incidenti”; naturalmente bisogna verificare che essi siano fissati in maniera adeguata alle sbarre del lettino. Infine si ricorda che la distanza tra le sbarre non dovrebbe essere superiore ai sei centimetri e mezzo, come previsto dalla Normativa Europea EN 716/95.
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