Pooja Rai, architetta indiana, ha progettato e contribuito a costruire quasi trecento parchi nel suo paese utilizzando solo rifiuti industriali. Per la gioia dei piccoli utilizzatori dei giochi e partecipando attivamente allo smaltimento di materiali obsoleti.
Rifiuti in discarica no, materiali da costruzione per giochi sì
L’ispirazione alla giovane Pooja venne guardando dei bambini che giocavano a badminton con vecchie ciabatte al posto delle racchette, una scena commovente che si trasformò per lei in molla d’azione.
Insieme ad alcuni amici che la pensavano come lei fondò Anthill Creations: un’organizzazione senza alcuno scopo di lucro che gestisce la progettazione e la realizzazione di parchi giochi per bimbi costruiti solamente con materiali dismessi.
Utilizzando rifiuti industriali di tutti i generi, da tubi rotti di metallo, ai fusti da rottamare oppure gli pneumatici da smaltire, la Anthill Creations ha dato tanti luoghi di svago a circa 200.000 bambini indiani.
Felicità negli occhi dei bimbi
“Giocare non è un lusso per pochi – dice l’architetta Rai – abbiamo cercato di portare gioia anche ai bambini poveri“.
Ci siamo concentrati nelle zone rurali dell’India, creando spazi importanti per le comunità locali. Il benessere dei ragazzini è troppo importante per un clima positivo all’interno della collettività.
Se consideriamo anche l’implicito smaltimento di importanti quantità di rifiuti, possiamo senz’altro andare fieri delle nostre idee. Certamente l’aiuto dei privati, con donazioni e partecipazione attiva al progetto, è fondamentale, ma il nostro impegno è totale.
Tra le molte categorie di rifiuti di industria che Pooja e i suoi compagni trasformano in giochi, bisogna sottolineare gli pneumatici: rifiuti difficile da smaltire in maniera corretta. Ogni anno vengono buttati 981 milioni di pneumatici e il loro riciclo si ferma al 7%… numeri che parlano da soli.
Fonte immagini: Anthill Creations
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