La prevenzione contro il cancro inizia fin dalla tenera età ed è con questo scopo che nasce “Dammi il 5”, la prima Web TV rivolta ai bambini in età compresa tra i 5 e i 10 anni.
Prevenire il cancro sin da bambini
Una serie di letture animate, quiz e ricette per insegnare ai bambini ad assumere delle regole alimentari sane: è questa la formula di Dammi il 5, che vede protagonisti 5 supereroi con la missione di diminuire le patologie (più o meno gravi) che colpiscono i più piccoli a causa di una dieta squilibrata e la vita sedentaria.
L’obbiettivo principale della web tv – presentata con una conferenza stampa lo scorso 5 giugno – è quello di prevenire il cancro, usando l’arma della consapevolezza.
In presenza del Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri nasce “Dammi il 5”, un programma rivolto ai bambini ideato con il contributo dell’Unione Europea, il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Società Italiana Diabetologia e la consulenza scientifica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Dammi il 5: la prevenzione inizia sin da piccoli
La Web TV per la prevenzione del cancro ha preso il via il 9 giugno, approfittando del primo giorno di vacanza post-scuola.
Durante la conferenza è intervenuto Giuseppe Morino, responsabile U.O. Educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ha messo in guardia sulle abitudini di molti bambini:
Una dieta troppo ricca di grassi e una vita sedentaria. Purtroppo, oggi nel nostro Paese un piccolo su tre è in sovrappeso, con una maggiore incidenza nelle regioni del Sud e il triste primato della Campania, dove il tasso di sovrappeso/obesità interessa 1 bambino su 2.
Si tratta di dati impietosi, che rendono necessario un cambio di rotta sia dal punto di vista alimentare che culturale. Per poter mettere in pratica questo lento processo di auto-consapevolezza è stato scelto un canale vicino alle nuove generazioni: il web.
Le cattive abitudini alimentari e uno stile di vita poco sano sono la causa dell’obesità in età infantile e adolescenziale.
Il dottor Massimo Federici, membro del direttivo della Società Italiana Diabetologia, ha fatto il punto sui collegamento tra obesità e diabete:
Si tratta di patologie che, oltre a minare la qualità della vita quotidiana e il futuro dei nostri bambini, riducono l’attività di alcune cellule del sistema immunitario e rendono l’organismo più vulnerabile, in particolare alle infezioni batteriche.
Oggi, con la minaccia Covid, avere una popolazione sana può aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza in caso di contagio. Il diabete e il sovrappeso abbassano (di molto) le probabilità di successo di qualsiasi tipo di terapia (anche la chemioterapia, in caso di cancro).
I dati che arrivano dall’Istituto Sanitario parlano chiaro: i nostri bambini mangiano male e si muovono poco, oltre ad essere tra i più grassi d’Europa. Urge un cambio di rotta che aiuti le generazioni future ad essere in salute.
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