Il ballo in fascia, noto anche come babywearing dance o sling dance, è un’esperienza ricca di benefici per mamma e bebè, un connubio di benessere, gioia e condivisione.
Diffusi ormai in tutto il mondo e in forme diverse, i corsi di ballo con il bebè in fascia o nel marsupio appresentano un’opportunità speciale per le neo-mamme, per migliorare il proprio benessere psicofisico e rafforzare il legame con il loro bambino.
Ballare in fascia: benefici per mamma e bebè
Oltre a coniugare attività fisica e socializzazione con le altre mamme, questa attività permette di creare un momento di qualità unico con il proprio bambino.
Il ballo in fascia infatti apporta numerosi benefici sia alla mamma che al bambino:
- Rinforza il legame mamma-bebè: un momento di condivisione speciale che favorisce l’espressione di sé.
- Migliora l’equilibrio e l’umore del neonato: i movimenti morbidi rievocano quelli vissuti nel grembo materno, donando tranquillità.
- Promuove il benessere della mamma: il movimento si traduce in un massaggio pelle a pelle che stimola la propriocezione del bambino e favorisce il suo benessere.
- Tonifica il corpo della mamma: esercizi mirati per rinforzare il pavimento pelvico e l’addome.
- Un’esperienza inclusiva: anche i papà sono invitati a partecipare, rafforzando il legame con il proprio bambino.
Ballare in fascia: quando iniziare e quando smettere
Il momento ideale per iniziare a ballare in fascia è intorno ai due mesi di vita del bambino, quando la mamma ha avuto il tempo necessario per riprendersi dal parto. Tuttavia, ogni donna può iniziare quando si sente pronta, adattando l’impegno durante le lezioni con il supporto degli insegnanti.
Non esiste un momento preciso per smettere: alcune mamme continuano fino ai due anni del bambino, adattando la posizione sulla schiena per un minor carico.
LEGGI ANCHE: Il ballo delle mamme: a danza con il marsupio!
Danza in Fascia: un progetto italiano
Non si sa dove sia nata esattamente l’idea del ballare con il bebè in fascia o nel marsupio, è una cosa che sin dai tempi antichi molte donne facevano già con i loro neonati. Nei tempi più recenti, con la riscoperta del babywearing (che ricordiamo, nel resto del mondo si è continuato a fare fino ad oggi), tante scuole di ballo hanno iniziato a proporre corsi specifici per neomamme, oltre alle attività per la rieducazione del pavimento pelvico.
Il progetto “Danza in Fascia” in Italia nasce dall’idea di Francesca Lavecchia, che ha sviluppato e depositato il marchio. Da un’idea quasi casuale, è nato un progetto strutturato che prevede la formazione di insegnanti specializzati. Il progetto ha ottenuto visibilità grazie alla partecipazione a Italia’s Got Talent, avvicinando molte mamme italiane a questa attività.
Come si svolge una lezione
Le lezioni, tenute da insegnanti di danza qualificati, durano circa 45-60 minuti e iniziano con un momento di rilassamento e respirazione. Seguono il riscaldamento, la tonificazione e gli esercizi per il pavimento pelvico e l’addome, con la possibilità per la mamma di interagire con il bambino fuori dalla fascia. Successivamente, il bambino viene posizionato nella fascia o nel marsupio e si passa agli esercizi di danza, che possono essere eseguiti al centro o alla sbarra. La lezione si conclude con la pratica di coreografie, la parte più dinamica e divertente.
Sicurezza del bebè prima di tutto
Per danzare in sicurezza con il bambino in fascia o nel marsupio, è fondamentale utilizzare supporti adeguati che rispettino la fisiologia del bambino e l’ergonomia delle posizioni.
È consigliabile avere nozioni di base sul babywearing, con l’aiuto di una consulente che insegni come legare la fascia e posizionare correttamente il bambino. Ad esempio, la posizione fronte-mondo è generalmente sconsigliata.
I movimenti delle danze devono sempre accompagnare il corpo del bambino per evitare lesioni, soprattutto al collo ancora delicato del neonato.
Il video della settimana