Niente più violenze e abusi sui bambini, in nessuna parte del mondo: questo il messaggio che David Beckham vuol portare alla sede delle Nazioni Unite, dove si recherà fra qualche giorno in veste di “ambasciatore di buona volontà” dell’Unicef.
Tutelare l’infanzia e impedire che i minori soffrano può sembrare un’affermazione ovvia, ma purtroppo non lo è affatto e per rendersene conto basta guardare alla situazione di paesi come la Cambogia, dove i bambini sono vittime di terribili violenze. Proprio da un viaggio in Cambogia e dal contatto diretto con questa realtà è nata nell’ex calciatore di Milan e Manchester United la necessità di sollevare l’attenzione sull’argomento, per spingere i grandi del mondo a intervenire.
Già fondatore dell’associazione “7: The David Beckham Unicef Fund”, Beckham presenterà alle Nazioni Unite una lettera firmata da 18 bambini che hanno subito abusi in Pakistan, Islanda e Sud Sudan. L’obiettivo concreto è fare in modo che la tutela dei bambini e dell’infanzia venga inserita fra i punti chiave dell’agenda di sviluppo sostenibile che andrà al varo delle Nazione Unite in queste settimane.
Padre di quattro figli, David Beckham ha dichiarato di essere rimasto profondamente colpito dalle storie di violenza sui minori che ha avuto modo di ascoltare, aggiungendo che per chi come lui è un genitore, pensare che i bambini possano soffrire – magari proprio per mano di chi dovrebbe invece proteggerli – è ancora più devastante.
Insomma, c’è da augurarsi che l’immagine pubblica di questo campione di sport e di umanità aiuti a sensibilizzare i leader mondiali sul tema. E poi, dopo i proclami, i messaggi e le belle parole, si spera che chi ha l’autorità per farlo intervenga davvero per migliorare le condizioni di vita dei bambini nelle realtà a rischio.
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