Donne, ecco dall’età della pietra la notizia che vi farà decidere di vietare gli studi alle vostre figlie: è a causa delle donne laureate che la popolazione mondiale rischia il declino.
A regalarci questa botta di Medioevo è lo storico americano Steven Mintz, professore dell’Università del Texas, notizia rilanciata poi dal giornale il Foglio.
E già, non ci spostiamo di una virgola dalla mela di Adamo, perché in ogni caso, è colpa delle donne. Infatti, l’importanza di una buona formazione universitaria, ritenuta ormai indispensabile, ritarda il matrimonio e/o porta alla scelta di non sposarsi.
Ma consoliamoci, perché le cattivone non siamo solo noi Italiane, ma è un problema di tutto il mondo occidentale.
Ma sapete cosa davvero non va giù al professore? Che ad essere a rischio sia il nome di famiglia e il dna dei genitori. Non sia mai che si estingua un cognome!
Ma smettiamo per un attimo il ruolo di donne oltraggiate e cerchiamo di argomentare.
- Diventare madri da giovani può essere una cosa meravigliosa, ma può essere molto positivo diventarlo anche a 35-40 anni.
- La vita media si è sensibilmente allungata, e mentre prima a 30 si era di mezza età, adesso che si sopravvive in salute anche fino a 90 anni, a 30 si è quasi adolescenti. Guardate certi uomini.
- Il cognome ormai, in molti paesi del mondo, può essere trasmesso anche per linea femminile.
- Se non si ha un lavoro fisso, perché ti fanno contratti di tre mesi in tre mesi, è difficile fare una fraccata di figli anche se hai 22 anni.
- Ultima ma forse cosa più importante di tutte: diventare madre è un dono immenso. Una fortuna senza se e senza ma. Eppure nessuno deve permettersi di mettere in discussione l’auto-affermazione di una donna.
E, caro Storico, te lo dice una donna laureata, con tanto di master, mamma felicissima e con un gran bel lavoro.
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