C’è chi la segue per moda, c’è chi la segue per etica, c’è, infine, chi la segue per cercare un benessere naturale per il proprio corpo: la dieta vegetariana, o addirittura vegana, è diventata un fenomeno in primo piano, sempre più discusso e dibattuto.
È, infatti, di recente pubblicazione un comunicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che punta il dito contro il potenziale cancerogeno delle carni rosse, la dieta mediterranea parla chiaro: il benessere del corpo scorre nel piatto e vive di equilibri tra proteine animali, vegetali e carboidrati.
Tuttavia, sempre più persone in Italia – per la precisione 4.2 milioni di connazionali secondo una ricerca di Eurispes – hanno deciso di escludere dall’alimentazione cibi di origine animale.
E quando in famiglia c’è un bambino?
Secondo la scienza l’ago della bilancia è determinato dalla distanza tra dieta vegetariana e dieta strettamente vegana.
Se nel primo caso, infatti, un’alimentazione priva di carni rosse, bianche e pesce, ma ricca di verdure, frutta, legumi e alimenti derivati dagli animali, può essere sufficientemente nutriente, meglio se integrata con supplementi ad hoc per rimediare ad eventuali carenze, spingere i bambini a seguire una dieta vegana potrebbe comportare rischi per l’organismo dei piccoli.
Abolire del tutto le proteine di origine animale, infatti, non solo potrebbe seriamente compromettere la crescita dei bambini, ma potrebbe favorire concretamente la nascita di patologie connesse con un deficit nutrizionale, come l’anemia perniciosa (scatenata da scarsi livelli di vitamina B12, presente appunto in tutti gli alimenti di origine animale), o causare problemi seri e permanenti a livello neurologico.
Come comportarsi dunque per i genitori che vogliono per i propri figli un’alimentazione cruelty free?
Secondo gli specialisti è importante che i bambini assorbano le giuste quantità di proteine, vitamina B12, calcio, zinco e ferro.
In aggiunta a questo, è importante considerare che le proteine vegetali vengono assorbite dall’organismo in quantità inferiore rispetto a quelle animali. La soluzione per uno svezzamento ed un’alimentazione vegetariana sin da piccoli? Mangiare mediamente il 30% in più!
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