Maltrattare una donna non è purtroppo una pratica inusuale per tanti mariti, compagni, ma anche ex o conoscenti: nostro malgrado, la parola “violenza” nasconde dietro di se’ numerose sfaccettature che spesso portano la vittima a sottovalutare la portata dei comportamenti del proprio oppressore. Si tende, infatti, a inquadrare la violenza sulle donne solamente quella legata agli abusi fisici e sessuali, ma all’interno delle mura domestiche sono molteplici i comportamenti che possono ledere la dignità di una donna: il ricatto economico, le accuse di essere una pessima madre e moglie, il controllo a distanza…
In tutti questi casi, una donna deve sapere di non essere sola, ma di poter contare su una rete istituzionale che può aiutarla a uscire da questo tunnel. Sono, infatti, numerosi i centri antiviolenza capillarmente presenti sul territorio nazionale che hanno come scopo quello di fornire alle donne vittime di ogni forma di violenza una serie di forme di aiuto e di sostegno. Fra questi, ci sono l’assistenza psicologica e legale, l’ospitalità e l’accoglienza: una serie di interventi mirati che aiutano la donna e i suoi figli a tornare a una vita normale.
Un altro canale di comunicazione molto utile a chi voglia tutelarsi dal proprio stalker o voglia segnalare la propria situazione di disagio è il numero gratuito 1522, attivo da circa 10 anni a questa parte. L’Istituito del Dipartimento di Pari Opportunità è operativo a livello nazionale è attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il servizio è offerto in diverse lingue, oltre all’italiano e all’inglese, anche in francese, spagnolo e arabo.
Online, sono numerosi i siti web che presentano le iniziative promosse a vario titolo per difendersi dalle violenze domestiche: i mezzi, dunque, non mancano per uscire da quella spirale di ricatti e aggressioni che, sotto le più varie declinazioni, opprimono la dignità di una donna… l’importante è sapere che non siamo sole, ma che è sempre possibile contare su una rete di servizi a nostra tutela.
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