Una soluzione per avvicinare i bambini ed i ragazzi ai propri diritti: é da oggi disponibile l’applicazione Tommy e Olly, che per mezzo di due personaggi narratori, spiegheranno ai più piccoli quali siano i loro diritti nell’ambiente ospedaliero.
Il progetto, lanciato da Aopi, cioè l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani, in concomitanza con l’ Agia, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, è accessibile da tutti gli smartphone inquadrando il codice qr stampato sulle diverse brochure, poste in diversi punti nei reparti a fruizione infantile.
Come funzionano l’app
Questi due personaggi fungono da guide per tutti i bambini ed i ragazzi che si ritrovano ad affrontare ricoveri in diverse strutture ospedaliere: animandosi e parlando con un linguaggio semplice, faranno compagnia ai più piccoli e poi insegneranno loro quali sono i diritti cui devono avere accesso in un tanto particolare periodo della loro vita.
Il vocabolario utilizzato è stato redatto da un gruppo di giovani aventi fra i 13 ed i 17 anni, proprio per risultare semplice e diretto nella comprensione e coinvolgere il maggior numero di utenti possibile.
La Carta dei Diritti dei Bambini in Ospedale
Le esperienze che derivano da un ricovero possono essere, di per loro, un trauma per chi ne è protagonista ed i bambini risultano particolarmente colpiti da queste situazioni: i cambi repentini di abitudini propri e della propria famiglia, la visione di personale sanitario sconosciuto o l’intensità delle cure e delle terapie vissute, possono essere spiacevoli vicende per i più piccoli, che hanno poca consapevolezza di queste dinamiche.
La Carta dei Diritti dei Bambini in Ospedale, che fu redatta per la prima volta a Leida nel 1988, interpreta questo bisogni dei bambini e mette loro a disposizione ciò di cui hanno effettivamente bisogno, per rendere il loro soggiorno in ospedale il più leggero possibile e Tommy e Olly sono la parte essenziale del progetto.
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