Un bambino autistico si prende cura del compagno di classe disabile : ecco come un maestro della scuola elementare ha scoperto la voglia di aiutare gli altri di questi bambini.
La storia di due bambini diversamente abili
Alcune vicende della vita sembrano belle favole, mentre in realtà raccontano episodi e relazioni interpersonali spesso molto difficili ed anche imprevedibili. Oggi raccontiamo la storia di due bambini (che verranno chiamati A. e D. per proteggere la loro privacy) e del loro maestro, che ha saputo vedere tutte le potenzialità che ci sono in loro.
La storia è stata riportata su facebook, dalla pagina di Iacopo Melio, ragazzo noto per le sue campagne di sensibilizzazione nei confronti dei ragazzi disabili, come “Vorreiprendereiltreno” (più sotto trovate il post integrale).
A. è un bambino affetto da tetraparesi spastica e per questo mostra notevoli difficoltà deambulatorie e necessita di un aiuto per compiere anche le azioni più semplici come camminare, salire o scendere le scale.
D. è un bambino autistico che, al contrario del compagno, non riesce a stare mai fermo, salta continuamente, si rotola sul pavimento e compie movimenti incontrollati. Il suo maestro ha però notato che ama particolarmente aiutare i compagni in difficoltà.
Questi due bambini di norma sono assistiti da un’insegnante di sostegno, che però non è sempre presente; in sua assenza spesso si verificano situazioni difficili da gestire. Così il loro maestro ha pensato di provare a responsabilizzare il bambino autistico chiedendogli un aiuto per accompagnare il compagno che non riesce a muoversi autonomamente.
La simbiosi perfetta tra due bambini disabili
D., incentivato dalla fiducia che il maestro gli ha dato, si è mostrato immediatamente entusiasta della proposta di aiutare A.
Invece A. era spaventato all’idea :
– Maestro, ma D. mi farà cadere!
– A. non ti preoccupare. Lui è molto bravo a dare aiuto. Proviamo.
– Ma maestro! D. è grosso, non si controlla, corre… Mi farà cadere!
A. era davvero intimorito, ma è un bambino tanto sensibile da comprendere la situazione. Gli ho ripetuto:
– Proviamo. Non ti preoccupare.
E così A. ha vinto le sue paure, perché dopo le prime esperienze ha capito di potersi fidare ciecamente ed ha instaurato con D. un rapporto di simbiosi.
La storia di questi due bambini è molto emblematica, poiché indica come la fiducia nelle capacitàdi qualcuno che normalmente viene considerato inadeguato funziona come uno stimolo molto potente che contribuisce a migliorare i suoi comportamenti.
D’altra parte, anche l’incoraggiamento nei confronti di chi ha paura di affrontare determinate situazioni, può aiutare le persone a superare le proprie paure ed insicurezze.
Il maestro di questi due bambini, consentendo loro di instaurare un rapporto di amicizia, ha valorizzato le potenzialità di ognuno dei due; il bambino autistico si è sentito investito di una responsabilità che lo ha aiutato a focalizzarsi su qualcosa, mentre quello con difficoltà motorie ha capito di potere affrontare situazioni che riteneva impossibili per le sue condizioni.
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