Avete mai pensato che le piante possono essere davvero molto utili anche per il distanziamento sociale? Pare di sì, soprattutto all’interno delle aule scolastiche.
In Trentino Alto Adige stanno mettendo a punto delle soluzioni “green” per la ripresa delle lezioni prevista per settembre.
In cosa consisterebbe quest’idea
L’idea di utilizzare le piante per distanziare le persone nei luoghi chiusi non è del tutto nuova: nasce infatti da un’azienda vivaistica di Pistoia che ha già collaborato con bar e ristoranti per abbellire gli spazi.
Si tratterebbe di vere e proprie piante e spalliere fiorite da utilizzare al posto del plexiglass o di altri materiali meno ecologici.
L’idea quindi potrebbe essere sfruttata anche all’interno delle aule, non certo con lo scopo di abbellirle, ma per garantire ai bambini o ragazzi la giusta distanza tra di loro per evitare i contagi.
Beate Weyland, professoressa della facoltà di “Scienze della Formazione” di Bressanone sta cercando di mettere a punto l’idea effettuando delle simulazioni in varie scuole del Trentino Alto Adige.
Quali scuole ne beneficeranno per prime
Le prime due scuole a beneficiare di questo metodo di distanziamento saranno la primaria Pestalozzi di Bolzano e la Veronesi di Rovereto, ma sono davvero molte le scuole che hanno già dato la loro disponibilità al progetto dato che separare gli studenti con delle piante è sicuramente meglio che con dei freddi blocchi di plexiglass.
La professoressa Weyland è la coordinatrice del PAD-LAB, un gruppo interdisciplinare di ricerca che studia come ridimensionare gli spazi nelle aule già dal 2015, molto prima del Covid-19.
Naturalmente questa emergenza ha fatto in modo che si sia venuto a creare nuovo fermento e la riorganizzazione degli spazi sia diventato un argomento urgente e necessario.
La soluzione proposta dal PAD-LAB sarebbe quella di utilizzare le piante ornamentali che oltre ad essere utili per il distanziamento renderebbero l’ambiente scolastico più accogliente e sano. Insomma un ambiente che possa dare loro nuova fiducia per affrontare un anno che si preannuncia ancora piuttosto ricco di paure e incertezza.
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