In Veneto (ma non solo) ha preso vita un’iniziativa che abbatte le barriere architettoniche con i mattoncini della Lego. A portare avanti il progetto è un gruppo di giovani volontari che lavorano in una cooperativa sociale a sostegno di giovani autistici.
Senza barriere architettoniche con i mattoncini Lego
Tutto è partito dall’idea di una nonna tedesca che, a causa di un incidente stradale, da 25 anni è costretta a vivere su una sedia a rotelle. Di fronte alle entrate di negozi e caffè inaccessibili la signora Rita Ebel ha escogitato una soluzione molto divertente: realizzare rampe colorate con i mattoncini della Lego.
Aiutata dal marito, la signora trascorre dalle due alle tre ore al giorno a realizzare rampe su misura, costituite da centinaia di piccoli mattoni di plastica incollati con una colla resistente.
I colori vivaci danno subito all’occhio, i bambini sono attratti e cercano inutilmente di estrarre i mattoncini, mentre gli adulti non rinunciano a scattare una foto.
Il Veneto a colpi di mattoncini abbatte le barriere architettoniche
Anche l’Italia ha abbracciato l’iniziativa della nonna tedesca. Il traghettatore del progetto è Enrico Balestra. In un tweet ha raccontato come è nata questa idea. Fin da bambino è un appassionato dei Lego e un giorno si è chiesto come poteva trasformare la passione per i tasselli colorati in qualcosa di utile per la comunità.
Dopo aver letto la storia della signora Rita Ebel si è messo all’opera e aiutato da alcuni suoi amici, ha cominciato a costruire rampe per abbattere le barriere architettoniche. Sono sufficienti solamente cento pezzi colorati per realizzare una rampa a servizio di uffici e negozi.
Enrico ha iniziato a raccogliere i Lego posizionando diversi raccoglitori in alcuni comuni del Veneto, riutilizzando giochi che andrebbero a finire in discarica. Fino ad oggi sono state realizzate sei rampe e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
A dargli una mano nel portare avanti questo progetto c’è un gruppo di ragazzi italiani autistici che lavorano in alcune cooperative sociali nel Veneto. Il progetto si chiama “Talents” ed è stato sponsorizzato dal network di cooperative “Habile“.
L’esempio del Veneto però non è l’unico: anche nelle Marche, ad esempio, grazie all’iniziativa di Federico D’Annunzio e Michele Cocco, è nato il progetto Io Mislego, che proprio lo scorso ottobre ha inaugurato la sua prima rampa Lego.
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