Uno studio danese ad ampio raggio condotto dall’Università della Carolina del Nord, che ha coinvolto oltre 900mila ragazzi nati tra il 1989 ed il 2006, avrebbe individuato una correlazione diretta tra disturbi alimentari e malattie autoimmuni. Partendo da questi dati i ricercatori sono convinti che è possibile sviluppare nuovi studi per individuare ed eventualmente prevenire le malattie autoimmuni collegate ai disturbi alimentari dei bambini, e viceversa.
I numeri dello studio sui disturbi alimentari
Lo studio è stato condotto su 930.977 ragazzi nati in Danimarca tra il 1989 e il 2006, con un follow up successivo svoltosi nel 2012. Su 25.984 bambini è stata diagnosticata una malattia autoimmune o autoinfiammatoria, ed un sottogruppo ha presentato una notevole propensione verso disturbi alimentari come bulimia nervosa e anoressia nervosa.
L’ereditarietà dei genitori
I fautori della ricerca invitano a non sottovalutare l’ereditarietà dei genitori. I ragazzi che avevano un genitore con una malattia autoimmune o autoinfiammatoria presentavano una percentuale maggiore di sviluppare un disturbo alimentare: il 13% in più per l’anoressia nervosa, il 29% in più per la bulimia nervosa ed il 19% in più per altri disturbi alimentari. Altri fattori congeniti, come l’esposizione al fumo, il consumo di determinati alimenti ed un elevato stress in famiglia potrebbero spiegare meglio la correlazione tra disturbi alimentari e malattie autoimmuni.
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