I disturbi alimentari possono insorgere anche sin dalla tenera età. Rifiutare il cibo, digiunare per lunghi periodi o al contrario abbuffarsi e mangiare in gran quantità sono disturbi che non colpiscono solo gli adulti, ma di cui possono soffrire anche i bambini. Per aiutare i più piccoli a sviluppare un rapporto positivo con il cibo il ruolo dei genitori diventa quindi fondamentale.
Ecco alcuni consigli che mamma e papà dovrebbero seguire prevenire o curare i disturbi legati al comportamento alimentare.
Prevenire disturbi alimentari: puntiamo ad essere genitori presenti
Per prima cosa è bene che ogni genitore rappresenti per il proprio piccolo un supporto sicuro in caso di difficoltà o necessità. Lasciare spazio ai propri figli nelle scelte alimentari, infatti, è una virtù molto importante, ma lo è altrettanto quella di essere sempre presenti per spiegare ai piccoli il modo migliore per approcciarsi al cibo.
Figli più stimolati e autonomi
In questo contesto, inoltre, i genitori devono favorire il più possibile l’esplorazione: sia nella vita di tutti i giorni che durante i pasti, infatti, i bambini hanno bisogno di provare e sperimentare. Solo in questo modo, anche sbagliando, impareranno davvero ad essere loro stessi, gestendo al meglio il rapporto con gli altri e, di conseguenza, con il cibo.
Ma c’è di più: alcuni studi hanno mostrato che i figli stimolati e spronati verso l’autostima e l’autonomia difficilmente maturano rapporti ostili con il cibo. Per questo motivo è importantissimo che i genitori facciano scegliere ai bimbi il percorso di crescita più vicino alle loro necessità, incoraggiandoli a farlo con costanza.
In questo modo, sin dalla tenera età, si darà loro l’opportunità di affrontare e superare le difficoltà ed i problemi che la vita, anche nei primi anni, può riservare. Questa capacità di non eludere gli ostacoli, ma di sfidarli, sarà fondamentale per la creazione di un positivo rapporto duraturo con il cibo.
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