Venerdì sera: dopo una lunga settimana di lavoro è proprio l’ora di concederci un po’ di relax, magari portando fuori i bambini a mangiare una bella pizza in compagnia, pronte alla giusta dose di capricci, coccole e risate che solo una serata diversa sa’ donarci.
Già prima di partire sappiamo che per i bambini sarà l’occasione per divertirsi, più che per mangiare e che piatti, ancora abbondantemente pieni, torneranno nelle cucine.
Se fossimo negli States, in Francia o in Cina, non sarebbe certo un problema chiedere di portare via gli avanzi, in Italia per molti è ancora un tabù, tanto che la sempre più trendy doggy bag (apprezzata anche da Michelle Obama) non ha nemmeno una traduzione appropriata.
Sacchetto per gli avanzi è la terminologia più prossima per descrivere il piccolo pacchetto che possiamo chiedere di prepararci al cameriere per portare a casa la pasta, la carne o la pizza avanzata da mangiare il giorno dopo.
Lasciare gli avanzi, quasi certamente destinati all’immondizia, è un brutto vizio tutto nostrano e anche relativamente recente: i nostri nonni e bisnonni non si facevano tanti scrupoli a portare via gli avanzi. La gran parte degli italiani invece sì; peccato perchè oltre a essere una questione economica è anche un problema etico.
Gettare cibo ancora ottimo non è solo uno spreco, ma anche uno spregio se pensiamo a quante famiglie della nostra città faticano a consumare un pasto decente; è anche un messaggio negativo che trasmettiamo ai nostri figli: il cibo è come una merce che, quando non piace più, può essere gettato senza troppi problemi.
Per il nostro portafoglio, per rispetto degli altri e dell’ambiente, vinciamo la timidezza e chiediamo al cameriere una doggy bag, si rivelerà una bella soddisfazione superare anche lo scoglio sociale che accompagna questa buona abitudine che, peraltro, è un diritto di noi tutti.
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