Eleonora Como e Sonia Zanoni sono due bravissime ostetriche lombarde fondatrici di “Mammalcentro“, un portale che si occupa della salute della donna in tutte le fasi della vita, con un sguardo sempre esperto e attento alle esigenze di ogni mamma. Abbiamo deciso di rivolgere a loro alcune delle tante domande che ogni giorno riceviamo da voi mamme, con l’augurio di fornire uno strumento di riflessione e confronto utile a tutti i genitori.
Queste le prime risposte!
- Buongiorno a tutte, la mia bimba di sei settimane non riesce a fare la cacca da sola, ma solo con la peretta. Come posso fare?
Buongiorno, se la bambina è allattata al seno e non si scarica sempre non è un problema, o comunque dipende se la piccola le sembra molto infastidita da questo o meno. Se è allattata artificialmente, è più facile che ciò avvenga e che, se non riesce a scaricarsi, sia infastidita. Prima di usare il sondino potrebbe cercare un’ostetrica che le mostri quali massaggi e posizioni di gambe e piedini può far tenere alla bimba. Il sondino dovrebbe essere “l’ultima spiaggia” da usarsi quando proprio nient’altro è servito e il piccolo è in difficoltà, poiché instaura un meccanismo a livello dello sfintere anale che non si apre se non sotto stimolo esterno, e questo non è utile per la sua salute, anche futura (si veda stitichezza cronica, ecc).
- La mia domanda è: se non si è presa la rosolia e si è in gravidanza cosa fare per evitarla?
La rosolia è causata da un virus che si elimina attraverso le vie aeree; i sintomi non sono particolarmente evidenti, tanto che spesso passa quasi inosservata. Una volta contratta lascia un’immunità permanente, e le reinfezioni che possono insorgere sono innocue. Dovrà fare attenzione a non esporsi al contagio, soprattutto nelle prime 16 settimane. In base alla sua condizione e all’attività lavorativa che svolge, con l’ostetrica o il ginecologo che la segue potrà valutare la soluzione che fa più al caso suo. Per esempio, per chi lavora a stretto contatto con bambini, si suggerisce di porre qualche attenzione in più o di sospendere il lavoro a contatto diretto (specie se con tanti bimbi) fino alla maternità obbligatoria.
- Salve ostetriche! Sono incinta di 34 settimane, e da qualche tempo sto soffrendo dannatamente di emorroidi rivelatesi ” trombizzate “! Un mese fa ho iniziato ad avere i primi problemi, ma credendo fossero normali emorroidi le ho tenute a bada con una crema apposita, tanto che per qualche tempo la situazione sembrava essere migliorata. Da un paio di settimane, invece, il dolore è riemerso, il ginecologo mi ha consigliato una terapia a base di compresse da prendere 6 volte al giorno per 3 giorni, senza ricavarne alcun sollievo, ma purtroppo solo un dolore più intenso! Ho quindi iniziato una nuova terapia più invasiva. Purtroppo il dolore persiste, pertanto la mia domanda è: sto seguendo la terapia è giusta ? Quando passerà il dolore?
Esistono diversi aiuti per curare le emorroidi. Spesso si tratta di apportare piccoli ma significativi cambiamenti nelle abitudini di vita: correggere la postura, idratarsi adeguatamente, correggere l’alimentazione, ridurre (o meglio) sospendere il fumo, fare del movimento che agevoli il ritorno venoso e riduca la stasi circolatoria soprattutto negli arti inferiori, frequentare corsi di acquaticità in gravidanza. Nello specifico, tutte le terapie che ha fatto dovrebbero funzionare nel tempo, ma se al momento non trova giovamento, forse potrebbe rivolgersi ad un buon erborista o naturopata in grado di suggerirle preparati naturali adatti alla situazione.
- Buonasera ostetriche. Sono giorni che mia figlia piange per via dei denti che ancora non escono: la parte inferiore della bocca è gonfia e la gengiva è bianca, ma ancora nessun segno di dentini in arrivo. La piccola fa uso di una pasta gengivale per alleviare il dolore, e in effetti un piccolo sollievo lo ha avuto. Esistono altri rimedi oltre alle pomate?
Sicuramente, da ciò che ha osservato, alcuni dentini stanno per uscire. Ciò che funziona molto in questo genere di situazioni è “il freddo” ( provi a darle un giochino o un oggetto che può portare alla bocca precedentemente bagnato e messo in freezer per qualche tempo), oppure la mucillagine di malva, una sostanza naturale che può da applicare sulle sue dita prima di introdurle nella bocca della bambina per strofinarle o passarle sulle gengive infiammate, fino a quando non passa il momento più acuto. Avrà inoltre molta voglia di attaccarsi al seno essendo anche consolatorio in questa situazione.
- Vorrei avere un’informazione: ho sei giorni di ritardo,nausea, mal di schiena e di testa. Possono essere sintomi di gravidanza? Oggi mi fa anche un po’ male la pancia.
Certo, possono benissimo essere sintomi di gravidanza se ha già sei giorni di ritardo. Le consigliamo di fare un test di gravidanza e poi valutare la situazione con una persona di fiducia (ostetrica, ginecologa, ecc). Potrebbe anche trattarsi di un ritardo legato a stress, stanchezza o ad alternanze ormonali legate anche ai cambiamenti stagionali. Ci faccia sapere.
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