“Questo non è giusto.”
“Lo faccio io.”
“Mamma, oggi voglio mettere la maglia di Spiderman e i calzini di Hulk.”
“Mamma, hai lavato il vestito di Frozen?”
“Io non sono stanco.”
“Comunque ho un’idea.”
“Ti voglio bene”. Un minuto dopo: “Sei cattiva.”
“Invece no. E no.”
Cari genitori, se siete sopravvissuti ai terribili due, non rilassatevi, è inutile, vostro figlio sta per entrare in una nuova diabolica fase: quella dei threenagers! No, non sono dei supereroi, ma molto probabilmente, per questioni che vanno oltre l’assonanza dei termini, simpatizzeranno per gli Avengers. Se ne hai uno per casa, e in qualche modo te la stai cavando, presto le montagne russe avranno su di te l’effetto di un calmante.
Chi sono i threenagers
Il threenager è colui o colei che esce dalla fase infantile e si avvicina a quella prescolare e, come suggerisce la parola, ha su per giù tre anni. Il volto tipico del threenager inizia a perdere rotondità e tratti d’innocenza, dai pantaloni ogni mese gli spuntano centimetri e centimetri di caviglie, il suo parlare è sempre più ricco di avverbi e subordinate, cammina dritto e fiero, corre con sicurezza, indossando rigorosamente le scarpe del suo beniamino preferito, e la sua crescita assume la velocità di un razzo diretto nello spazio.
Ti ingannano, perché sembrano ormai cresciutelli per capricci e urla primordiali, ma dentro sono ancora abitati da gigantesche emozioni infantili, molto spesso difficili da governare. Questo è un threenager, questi sono i nuovi adolescenti in miniatura.
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Comportamenti tipici dei threenagers
Il threenager si comporta un po’ come hai fatto tu a sedici anni, se qualcosa non gli garba lo urla al mondo. Si sente grande come quando supplicavi mamma e papà di rientrare un’ora più tardi, ma ha bisogno di loro quanto ne avevi tu quando eri senza patente e perdevi l’autobus. Il threen nel suo viaggio verso l’indipendenza acquista via via sicurezza, ma è ancora molto molto molto fragile, proprio come un adolescente, a noi l’arduo compito di ricordarcene.
Il threenager sa quello che vuole, ed è ben disposto a spiegartelo, a una condizione: avere ragione. È abitato da pulsioni h24, da quando si sveglia al mattino e ti dirà come si vuole vestire a quando è ora di andare a letto la sera e, con gli occhi che gli si chiudono, ti dirà che non è stanco. Gusto estetico e testa dura sono solo alcuni aspetti rappresentativi di questa fase, il bambino pare essere in una vera e propria fase di ribellione e ciclico rifiuto delle regole. Non mancheranno infatti urla di rabbia, crisi di pianto e attimi di pura irrazionalità.
Come sopravvivere ai nuovi adolescenti
Abbandona pozioni, bacchette magiche e passaporto: affronta il titano. Il tuo bambino in questa fase vive ciò che gli accade alla massima potenza, tu devi cercare di essere un paziente e bilanciato compagno di viaggio. Essere comprensivo durante i suoi push and pull emotivi e fornirgli sicurezze lo aiuterà a gestire i momenti più difficili, alias la vita di tutti i giorni. Pazienza, comprensione e punti fermi.
Ma c’è anche un’altra cosa che devi sapere: se estremizzare è la loro parola d’ordine, sdrammatizzare è la tua soluzione via per sopravvivere.
Con i threenagers serve una buona dose d’umorismo, perché, diciamoci la verità, questi adolescenti che a stento superano il metro d’altezza, nelle loro piccole battaglie quotidiane ci mettono a dura prova, ma con i loro comportamenti strampalati ci regalano anche delle gran risate, che spesso siamo costretti a soffocare davanti ai loro drammi.
Quindi, cara mamma e caro papà, anche questa volta ce la potete fare. E poi si sa, questo è solo l’allenamento per la lunga scalata che verrà, quella diretta alla vetta che non raggiungeremo mai, quella di un genitore in pace.
Una Bionda e Una Penna, una mamma di un adorabile threen :)
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