Nel XIVesimo Congresso della Federazione dei pediatri di famiglia, la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) ha evidenziato la preoccupazione dei pediatri, impegnati come gli altri medici nella battaglia contro il coronavirus da oltre 7 mesi, per quanto riguarda i bambini.
Le possibili conseguenze del covid 19
Uno dei punti focali del congresso è stato quello della necessità per i bambini di socializzare con i loro coetanei ed anche quello di muoversi liberamente, oltre che si frequentare le scuole e le palestre sportive. La mancanza di queste possibilità, nel 15% dei casi potrebbe causare dei disturbi del neurosviluppo con possibili forme di autismo e difficoltà di apprendimento.
Un’altra preoccupazione riguarda il calendario delle vaccinazioni obbligatorie purtroppo completamente stravolto dal virus, con i vari dipartimenti impegnati nel suo contenimento, mentre si accumulano ritardi per le vaccinazioni. I pediatri di famiglia in questo senso possono dare un aiuto concreto e Paolo Biasci, nella sua veste di presidente della Fimp, ha dato la disponibilità dei suoi associati anche per le vaccinazioni antinfluenzali.
Altri problemi legati al coronavirus
Uno dei problemi collegati è quello del sonno perduto, con il lockdown che ha variato il “ritmo” sonno-veglia, riducendo non la quantità ma sicuramente la qualità delle ore di sonno. La Fimp ha condotto un sondaggio sull’isolamento in casa al quale sono stati sottoposti : questo ha portato ad un inizio del sonno oltre le 23.00 per il 30% dei bambini. Inoltre i bambini rispetto ai mesi precedenti hanno impiegato più tempo per addormentarsi.
Altri disturbi riguardano la perdita di attenzione, le difficoltà di apprendimento ed anche le difficoltà di una alimentazione regolare e la necessità, per molti, di effettuare delle apposite diete.
Un altro problema segnalato è quello delle dermatiti nei bambini, legate all’uso continuo del gel igienizzante. Negli ultimi 7 – 8 mesi infatti, i pediatri hanno potuto accertare un aumento delle “dermatiti da contatto” causate da un eccessivo uso del gel che contrasta il contagio da coronavirus. Gli esperti del Fimp hanno sollecitato l’uso, nei momenti in cui è possibile, a scuola ed anche a casa, dei più tradizionali acqua e sapone.
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