Le sperimentazioni e i fervori artistici non hanno confini. Da una fattoria immersa nella campagna russa più profonda, arrivano le fotografie di Elena Shumilova.
Lo stretto contatto con la natura dei suoi figli e la loro complicità con i cuccioli di animali, sono i soggetti dei suoi scatti, che in breve tempo hanno fatto il giro del mondo.
Il progetto si chiamo Wild boy e mette in evidenza la relazione unica e spontanea tra bambini e cuccioli. Ogni fotografia è pervasa di una luce intensa e coinvolgente, che sottolinea ancora di più un legame profondo che supera qualsiasi barriera. Avendo come soggetti i suoi figli, la Shumilova decide, con grande sapienza espressiva, di non usare una luce chiara e illuminante, che solitamente è quella scelta per ritrarre i bambini. Al contrario, invece, si serve di luci calde, più scure, con toni soffusi che ricordano quelli crepuscolari. In questo modo, allo scatto viene conferito un aspetto vintage, quasi retrò, oltre che un’atmosfera magica e fuori dal tempo.
Wild Boy si inserisce nella categoria della “kids photography”, caratterizzata dalle foto fatte da un genitore ai propri figli.
I cuccioli, siano essi di uomo o di animale, si intendono senza bisogno di parlare e condividono una fisicità fatta di affetto e complicità innata. Gli animali sono, nelle foto, amici con cui giocare e peluches da coccolare. Cagnoloni, coniglietti, papere…tutti gli animali sono ritratti in pose speciali, insieme ai bambini. E anche le temperature rigide della Russia vengono smorzate dal calore emanato dalle immagini.
Un senso di libertà e di primordiale ritorno alla natura ci pervade e ci fa riflettere sui ritmi frenetici della società moderna.
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