Amare i bambini significa proteggerli e far fronte ai loro bisogni, anche quando non sembra i genitori riescono a comprenderli. Interpretare i segnali è una capacità che si sviluppa col tempo ed è un criterio fondamentale proprio perché non sempre i bambini sanno spiegarsi al meglio quando hanno un problema. Ecco dunque qualche utile consiglio su come interpretare alcuni sintomi che il bambino presenta quando è in atto un’emicrania addominale. Il piccolo lamenta un forte mal di pancia? Potrebbe avere varie cause, ma con l’aggiunta di qualche sintomo particolare si può distinguere dagli altri mal di pancia comuni ed essere etichettato come emicrania addominale. Il problema è stato studiato da alcuni medici e scienziati inglesi: vediamolo nel dettaglio.
Che cos’è l’emicrania addominale
Oltre al mal di pancia il bambino potrebbe anche mostrare segni di nausea, pallore e intenso fastidio per i rumori forti e la luce. In questi casi è molto facile che la causa sia un forte mal di testa, anche se sembra molto strano dato che il dolore più forte viene percepito alla pancia. Sebbene questa patologia non sia molto conosciuta, è molto più frequente di quanto si pensi, soprattutto in bambini fino a circa 12 anni di età. A studiarlo a fondo è un gruppo di scienziati inglesi che hanno poi pubblicato i risultati di questa utile ricerca sul British Medical Journal. Statisticamente il disturbo si manifesta maggiormente nelle femmine e diventa più sporadico con l’avanzare dell’età adolescenziali. Ciò che dovrebbe tranquillizzare i genitori è però che l’emicrania addominale, seppur piuttosto fastidiosa, non ha ripercussioni sullo stato di salute del bambino.
Come distinguerla da un altro mal di pancia comune
Il principale metodo per distinguere l’emicrania addominale da altri tipi di mal di pancia è considerare gli altri sintomi presenti. Se si manifestano anche nausea, vomito, mal di testa, fastidio a rumori e luce e apatia, allora è probabile che si tratti proprio di emicrania addominale. Questo permette di individuare il problema. Per escludere poi l’ipotesi di problematiche più gravi bisognerebbe controllare se il bambino presenta febbre o se si nota la presenza di sangue nelle feci del piccolo. In quel caso è importante recarsi all’ospedale o consultare il medico.
Come curare il disturbo
Poiché le cause dell’emicrania non sono molto note, anche sapere esattamente come curarla è difficile. Indicativamente si crede che l’emicrania sia dovuta soprattutto allo stress, alla stanchezza e a cambiamenti nella quotidianità del bambino, che portano a scompensi a livello fisico. Aumenta la probabilità di soffrire di emicrania addominale se in famiglia ci sono altri casi di emicrania, cosa che fa pensare a una predisposizione genetica. Il primo consiglio per affrontare il disturbo, oltre a cercare di ridurre le cause scatenanti, è semplice: serve riposo. Bisogna ristabilire la regolarità della routine del paziente, permettergli di ridurre lo stress e di rilassarsi. Spesso utilizzare farmaci particolari è del tutto inutile, tranne nei casi in cui si desidera ridurre il dolore con un semplice analgesico, che comunque non risolve il problema ma ne attenua i sintomi.
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