Il problema della fame nel mondo è questione di iniqua distribuzione delle risorse, non una carenza di cibo ma una sua cattiva gestione: un po’ per pigrizia un po’ per abitudine, spesso lasciamo scadere latte e yogurt in frigo, o buttiamo via il pane del giorno prima, gesti quasi inconsapevoli che invece potrebbero cambiare la giornata di chi non ha nulla da mangiare.
La lotta contro lo spreco alimentare incrocia ancora una volta la strada della tecnologia e nel panorama delle app e dellerisorse digitali sul tema arriva Fame Zero, un progetto lanciato dalla Caritas per creare una rete fra donatori e famiglie bisognose al fine di organizzare la raccolta e il recupero del cibo sul territorio. L’app sarà disponibile a breve su Google play e Apple store, ed è pensata per funzionare inizialmente in Italia, poi anche a livello mondiale.
Registrandosi sul sito di Fame Zero si può decidere di prendere parte al progetto intervenendo nei vari nodi della rete: si può essere donatori e offrire il cibo che si ha in eccesso (vale per i privati e per gestori di eventi, enti pubblici e attività commerciali o di ristorazione); “angeli”, ossia volontari che ritirano personalmente il cibo messo a disposizione dai donatori; oppure – nel caso di Caritas e associazioni di volontariato – si può fungere da centri di raccolta, facendo da anello di giunzione fra donatori e angeli per gestire lo smistamento delle scorte alimentari sul territorio.
Trasparenza è una delle parole chiave del progetto, che rende possibile il tracciamento delle donazioni, cosicché il donatore potrà sapere a chi è stato recapitato il cibo offerto. Da parte loro, i destinatari rilasceranno un feedback sulla qualità del cibo ricevuto e del servizio.
Buone azioni e valorizzazione delle risorse? Oggi sono a portata di smartphone e iphone.
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