Pablo Fracchia è un giovane ragazzo omossessuale che vive in Argentina e ha adottato Mia, una bimba che viveva in ospedale da oltre un anno. La loro storia è un sogno che si realizza.
Essere un gay single e adottare un bambino? In Argentina si può
Pablo e Mia hanno superato tutti gli stereotipi della famiglia tradizionale. Sono un padre gay single e la sua bambina e sono una famiglia.
Mia è stata abbandonata dai genitori alla nascita e ha trascorso un anno in ospedale prima di essere adottata, poiché è nata con problemi gastrointestinali che l’hanno costretta a lunghe cure.
La bambina perciò era in cerca di amore proprio come Pablo e si sono ritrovati grazie alla legislazione argentina che attualmente consente l’adozione anche per gli omosessuali single.
Pablo ha visto cambiare il suo Paese in pochi anni. Il neo papà infatti ricorda che negli anni novanta quando era adolescente, era impossibile pensare all’Argentina come ad una società moderna. Il Paese era travolto dai problemi di stabilità politica e i diritti degli omosessuali erano ancora un desiderio per una piccola comunità che combatteva tra mille difficoltà.
Pablo e Mia: una storia a lieto fine
Pablo Fracchia, da adulto diventa un assistente sociale di Buenos Aires, attivista LGBTQ e volontario della Croce Rossa. Un uomo impegnato che vuole essere papà.
Il suo sogno può diventare realtà perché l’Argentina negli ultimi dieci anni si è ha approvato le leggi sull’uguaglianza del matrimonio, sull’identità di genere, sull’aborto e sulla tutela delle persone trans. L’Argentina è diventato un Paese che ha superato antichi tabù e consente a Pablo di essere padre.
Dal 2017 perciò il giovane attivista inizia il suo percorso per adottare un bambino, prepara documenti, fa colloqui per verificare la propria attitudine a diventare papà e si prepara ad accogliere Mia. Il giudice di famiglia della provincia di Buenos Aires si è dimostrato progressista ed ha valutato Pablo idoneo ad avere un bambino. Il tribunale ha preferito lui alle quattro famiglie tradizionali che avevano dato la propria disponibilità ad adottare Mia. L’incontro tra padre e figlia è arrivato qualche giorno dopo il decreto di idoneità del tribunale.
Oggi le foto di famiglia sui social li ritraggono felici di stare insieme, una storia a lieto fine, senza tabù.
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