Una sentenza della Corte di Appello di Torino riconosce agli alunni delle scuole il diritto di portare il pranzo da casa. Proprio da questo riconoscimento, la crescita delle disdette alla mensa scolastica è aumentata a dismisura, tanto che le famiglie torinesi scelgono di dare ai loro figli “il panino al sacco”.
Mensa scolastica vs panino: i numeri in l’Italia
I dati non sono allarmanti ma nemmeno incoraggianti. Sono circa 90 le disdette a Genova su 23mila pasti che la mensa distribuisce ogni giorno. A Verona sono 108 gli alunni che si portano a casa il pranzo preparato dalle loro mamme. Il pasto deve essere dato loro entro le otto; abolite le patatine fritte. Mestre e Venezia hanno già segnato 25 disdette e Milano Ristorazione circa 10 su 80mila pasti.
A Torino circa 6.000 famiglie hanno disdetto il servizio, quasi il doppio rispetto al mese di settembre. Non sono dati che spaventano, ma fanno riflettere sulla scelta delle famiglie del Nord, che preferiscono rinunciare alla mensa scolastica.
Il NO del Ministero: la mensa come offerta didattica
Subito dopo la sentenza, è arrivato il ricorso del Ministero. Valeria Fedeli ha spiegato quanto il “Il servizio mensa è essenziale, un momento centrale per la didattica.”
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