“Resteremo amiche per sempre“.
Parole solenni, che abbiamo vissuto tutti, sulla nostra pelle, almeno una volta nella vita. L’eterno patto d’amicizia.
Eppure, ad un certo punto ci si ritrova a chiedersi:
“Ehi, ma dove sono finiti tutti?”
Una sorte che tocca in particolar modo il mondo delle neomamme, il fuggi fuggi generale delle amicizie una volta arrivato il pargolo. E no, non è perché ha il pannolino ancora da cambiare…
Piccole donne crescono
Inizia tutto per gioco, fino a quando si diventa inseparabili. La scuola, i compiti, i pranzi a casa dell’altra, le pizzate e infine i pigiama party. Notti insonni fatte per chiacchierare e ridere fino all’alba. Si comincia parlando di abiti di Barbie e si finisce con: “Come ci vestiamo sabato per andare in discoteca? Mi presti il tuo vestito paiettato?“. In un battibaleno vi state truccando l’un altra, intente a condividere il batticuore delle prime cotte. Non si sa bene come, ma l’istante dopo spuntano dei fidanzati e quello dopo ancora una delle due rivela all’altra di essere incinta. Voi, le stesse che giocavano a “Mamma e figli”, che ora fanno sul serio.
A quel punto non resta che abbracciarsi e lasciarsi scappare qualche lacrima, un po’ per l’emozione, un po’ perché, dentro di voi, sapete bene che qualcosa cambierà per sempre.
Non siete più le bambine di una volta, ma donne con responsabilità e vite che prenderanno via via forme differenti. Girare il mondo sottobraccio e raccontarvi qualsiasi cosa, non sarà più il principio cardine della felicità.
E così, quel patto iniziale, sugellato con l’incrocio dei mignoli, diventerà un’impresa ardua, quasi quanto crescere un figlio. Impresa ardua, ma non impossibile.
La bolla della maternità
Quando una donna resta incinta, è un po’ come se entrasse in una bolla, o in un cubo come dice una mia grande amica, giusto per restare in tema. Al suo interno per un po’ (un periodo soggettivo e indefinito) tutto gira attorno al bambino.
È probabile, dunque, che la tua grande amica diventi monotematica e, se allatta, pure momentaneamente astemia! Una palla insomma! Nulla a che vedere con la tigre con cui hai conquistato il mondo. Ma è sempre lei. Ha solo scambiato il bambolotto con un vero poppante e il mascara con un bel paio di occhiaie.
Entrambe, in modi diversi, vi sentirete un po’ spaesate. È come se all’improvviso non vi ricordaste più come essere amiche. In alcuni momenti vi sembrerà di non avere più niente da condividere. L’una penserà di annoiare l’altra con i continui discorsi sul figlio e l’altra, a sua volta, crederà di esser fuori luogo con pettegolezzi e racconti di vita mondana. Quando, in realtà, una volta divenuti genitori, ascoltare qualche discorso estraneo al mondo dei figli può fare solo un gran bene. E, viceversa, per chi mamma non è, e non sa nemmeno da che lato si prende un neonato, magari un domani potrebbe ripescare qualcosa di utile dall’esperienza dell’amica neomamma.
Il ruolo dell’amica d’altronde è sempre lo stesso: esserci, l’una per l’altra. Cercare di comprendersi e di ascoltarsi a vicenda senza giudizi, e talvolta anche solo starsi accanto in silenzio.
Dare e chiedere aiuto, che difficoltà!
Stare l’una a fianco all’altra assume dunque una forma differente. Nel vedervi non ci sarà più la frequenza di prima, gli incontri sembreranno più un complicato e magico incastro tra gli impegni.
Capiterà che non vi vediate per intere settimane, potrebbe passare anche più di un mese, vi salutate in costume e vi ritrovate con i cappotti, ma la differenza la fa quel filo sottile che vi terrà comunque unite. Quel messaggio, anche stupido, in grado di regalare un sorriso all’interno della routine, quel pensiero d’affetto in grado di scaldare il cuore.
Spesso da mamme chiedere aiuto costa caro, vorremmo essere lette nel pensiero. Ma, anche se non stiamo lì a sbandierarlo, abbiamo bisogno degli amici quanto prima, come loro in fin dei conti hanno bisogno di noi.
Chi c’è, c’è. Chi non c’è, non c’è.
La questione non riguarda solo gli amici più stretti, ma la cerchia degli amici in generale. E non tutto ha un lieto fine. Qualche amico lo si perde per strada, è un dato di fatto, o forse semplicemente il corso naturale delle cose. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto, è soltanto la vita che per ognuno assume impegni, ritmi e tappe differenti.
In compenso potrebbero spuntare nuove conoscenze, persone incontrate durante la gravidanza che condividono con noi la stessa fase di vita. Ci si incontra ai corsi preparto, al nuoto gestanti, a qualche incontro informativo e si osservano i reciproci pancioni crescere fino a che ci si ritrova a far colazione con i pargoli nelle carrozzine. Con qualcuno potrebbe instaurarsi un bel feeling e perché no, una nuova amicizia da coltivare.
L’amicizia è un dono troppo prezioso per essere sprecato. Se da amica hai il dovere di impegnarti a restare, da mamma puoi tentare lo sforzo di non chiuderti e di non sparire all’interno della tua bolla, di non aspettare sempre che siano gli altri a venire da te. A volte bastano anche solo cinque minuti, quel piccolo pezzetto di legno, che messo al momento giusto è in grado tenere acceso il fuoco.
Una Bionda e Una Penna
Il video della settimana