Mani di una mamma che impastano farina (ci è stato insegnato che la farina doppio zero è la più raffinata), uova e burro: c’è forse un’immagine più chiara e rappresentativa di una donna che tiene alla salute e all’alimentazione dei propri figli? Eppure anche in ciò che sembra più sano, è necessario saper fare un distinguo. Certo, cercare di cucinare il più possibile, autoproducendo biscotti, dolci e pane, solo per citare alcuni cibi, è assolutamente encomiabile. Non tutte le farine, però, sono uguali. Andiamo a conoscerle più da vicino.
La farina che viene sempre più spesso usata oggi, ovvero la doppio zero, fino a qualche decennio fa (diciamo fino al dopoguerra) non era praticamente usata. Nel corso degli anni, essa ha preso il sopravvento, perché più lavorabile e considerata un prodotto più digeribile. Ma sapete che dà meno senso si sazietà…così potete mangiare di più? Essa è priva di crusca e quindi bianchissima.
Meno raffinata è la farina zero, che ha una piccola percentuale di crusca. Con essa si fa il pane e la pasta fresca. C’è poi la farina 1, perfetta per pane e pizze, con ancora più crusca. La farina 2 è quella semintegrale e infine abbiamo la farina integrale, che è quella con il maggior contenuto di fibre, di vitamine e di minerali
Ma sapete cosa si perde nella lavorazione del grano fino alla sua trasformazione in farina doppio zero? Il 50% del potassio e del calcio, il 70% di manganese e fosforo, l’80% di ferro, la quasi totalità del magnesio e tutte le vitamine. In pratica lavoriamo tanto per dare ai nostri figli qualcosa di poco nutriente!
Perché non cominciare allora a sostituire la doppio zero in maniera graduale con la zero e poi man mano la 1 e la 2? La salute di tutti i familiari senza dubbio ne guadagnerà!
Il video della settimana