La Festa della Donna, nota anche come la Giornata Internazionale della Donna, viene celebrata l’8 marzo di ogni anno. È un’occasione irripetibile per celebrare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e per riconoscere i loro diritti.
Il significato della Festa della Donna spiegato ai più piccoli
Come vedremo, la festa ha radici storiche che risalgono al movimento operaio del XX secolo, ma si è evoluta nel corso degli anni in un’occasione per promuovere l’uguaglianza di genere e porre l’attenzione sui problemi che le donne affrontano a livello mondiale, come la violenza e la discriminazione.
La Festa della Donna è celebrata in molti paesi del mondo e assume una diversa valenza a seconda delle culture e delle tradizioni locali. Una festa, insomma, che pone al centro l’attualità della sfera femminile.
Ogni donna che sia mamma potrebbe attingere dalle informazioni a disposizione per poter spiegare con delicatezza e cura il significato di questa festa ai propri figli. Vediamo in quali modi semplici poterlo fare.
Le origini della Festa delle Donne
L’origine della Festa della Donna risale alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo, quando le donne si sono mobilitate in Europa e negli Stati Uniti per richiedere diritti politici, sociali ed economici. Una parità di diritti a 360 gradi.
In questo periodo, le donne avevano pochi diritti e poche opportunità. Lavoravano in condizioni davvero precarie e subivano discriminazioni in vari campi, tra cui l’accesso all’istruzione, al voto e al lavoro. La qualità della vita di queste ultime era talmente bassa che la mortalità era elevata tra le donne. E questi dati venivano spesso ignorati dai governi rappresentati quasi unicamente dalla componente maschile della popolazione.
Il 28 febbraio 1909 a New York, si tenne una manifestazione organizzata dal Partito Socialista d’America in cui si chiedeva l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. Rappresentò, sotto certi aspetti, il primo vero passo in favore di un raggiungimento della parità dei diritti.
L’anno successivo, nel 1910, la Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi a Copenaghen, proclamò l’8 marzo come “Giornata Internazionale della Donna“, in ricordo della manifestazione di New York e in memoria di una manifestazione che si tenne a San Pietroburgo il 8 marzo 1917, in cui le donne manifestarono contro la guerra e la carenza di cibo. Questa data è, pertanto, rimasta impressa nella memoria collettiva del mondo femminile e non solo.
Contrariamente a quanto comunemente si legge, la data della Giornata Internazionale della Donna non ha nulla a che fare con l’incendio che portò alla morte di centinaia di operaie a New York, nel 1908.
Il significato della Festa delle Donne oggi
La festa della donna si diffuse rapidamente in tutto il mondo, diventando un’occasione per celebrare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e per porre l’attenzione sui problemi che le donne affrontano a livello globale. Anche in altre zone della terra, infatti, i diritti delle donne venivano calpestati e nella maggior parte dei casi, queste realtà non venivano rese pubbliche.
Nell’era globale non è più così, o non del tutto, perché le donne che lottano ancora per i propri diritti ogni giorno ci sono ancora, anche nel “civilissimo” Occidente e in altri paesi, dove c’è ancora molto da fare.
Oggi la festa è celebrata in molti paesi del mondo e si adatta facilmente con la struttura sociale dei Paesi.
Come spiegare il significato della festa ad un bambino?
Un genitore può avvertire la responsabilità di spiegare il significato di questa festa ai propri figli. Così facendo potrebbe instillare in loro sin da subito il concetto di rispetto per le donne e i diritti in generale.
Ma cosa dire e in che modo? Innanzitutto, potrebbero enfatizzare il ruolo della donna evitando loro particolari tragici e oscuri delle origini.
Potrebbero, infatti, spiegare che la Festa della Donna è una festa molto speciale che celebra le donne e tutto quello che hanno fatto per migliorare il mondo e per far sentire la loro voce.
Le donne si sono battute per ottenere maggiore libertà, a volte anche in modo molto coraggioso e rischioso, e hanno contribuito a migliorare la vita di tutte le persone: potremmo quindi citare i grandi personaggi femminili, che hanno lottato in questo senso.
Si potrebbe infatti anche usare il supporto di un libro per far capire l’impatto che queste persone hanno avuto sul loro tempo e il nostro presente: alcune di queste sono raccontate nel libro “Storie della Buonanotte per bambine ribelli” o ancora la collana Piccole donne, grandi sogni, con ad esempio quello dedicato a Rosa Parks, che si batté contro il razzismo negli Stati Uniti.
Un altro modo potrebbe essere quello di porre delle domande ai bambini e chiedergli se riescono ad immaginare un mestiere sia al maschile che al femminile: in modo da abbattere tutti quei pregiudizi che spesso gli stessi bambini riescono a smontare ben prima degli adulti.
I genitori possono instillare nei figli l’apprezzamento per il lavoro delle donne e di far riconoscere che tutti, indipendentemente dal genere, dovremmo avere gli stessi diritti e le stesse opportunità nella vita.
Possono aiutarli a rendere concreti questi sentimenti regalando un fiore o un biglietto alle figure femminili della propria famiglia o alle maestre di scuola, ad esempio.
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