A Vicenza, in occasione dello scorso Natale, un gruppo di impiegati ha deciso di cedere le proprie ferie a una collega con la figlia malata di tetraparesi spastica. È indubitabile che il regalo più prezioso che questa mamma potesse ricevere è proprio il tempo da condividere con la propria piccolina.
Michela, 34 anni, è impiegata presso la Brenta Pcm, un’azienda che si occupa della costruzione di stampi e componenti plastici per il settore delle auto e degli elettrodomestici, ed è mamma di Nicole, una bambina di 6 anni che da quando è nata è costretta a combattere con la tetraparesi spastica.
Lo bimba peggiora e i congedi finiscono
Lo scorso settembre, purtroppo, la bambina ha avuto un peggioramento, richiedendo, di conseguenza, una assistenza continua da parte della mamma: neanche aderire alla formula del part-time, dunque, sarebbe stato sufficiente a Michela per assistere la figlia nel migliore dei modi.
D’altra parte, a causa dei numerosi ricoveri cui è stata costretta Nicole, l’operaia ha ben presto esaurito il congedo previsto dalla legge in questi casi. Così ha dovuto usufruire di tutte le ferie di cui disponeva, fino a quando non sono finite.
I colleghi: “Ti regaliamo il nostro tempo”
È stato proprio in questo momento di disperazione di mamma Michela che sono intervenuti i suoi colleghi con un regalo davvero speciale. “A dicembre – racconta la donna – mi ha telefonato la responsabile del personale dicendomi che tanti colleghi erano disposti ad aiutarmi. Ero contenta, pensavo di poter prorogare le ferie, magari di un paio di settimane… È stata lei ad annunciarmi che, complessivamente, i dipendenti dell’azienda avevano trasferito a mio favore cinque mesi di ferie!”.
Insomma per mamma Michela si è trattato di un dono natalizio davvero prezioso e inatteso, che l’ha fatta sentire meno sola. Ma non finisce qui: dopo una lettera pubblica di ringraziamento da parte della donna, altri dipendenti della Brenta Pcm hanno messo a disposizione di questa mamma sfortunata le proprie ferie, facendole raggiungere un totale di 10 mesi. Purtroppo, nonostante il solidale gesto, la piccola Nicole non ce l’ha fatta.
Ma sono proprio piccoli gesti di solidarietà come questo che ci riscaldano il cuore e ci fanno avere un pizzico di fiducia in più nell’essere umano.
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