Mordere è uno dei vizi tipici dei bambini piccoli e, infatti, non c’è asilo nido che non abbia il suo lupetto famelico. Sebbene a quell’età mordere sia un fenomeno fisiologico e solitamente passeggero, genitori e educatrici non sanno mai come comportarsi di fronte a un bambino che morde. Ecco dunque qualche utile suggerimento per gestire un baby morsicatore.
Mettetevi d’accordo sull’educazione del bimbo
Il primo passo per tenere sotto controllo un qualsiasi bambino che ha il brutto vizio di mordere è cercare la coesione tra adulti, in quanto è fondamentale che il bambino riceva messaggi coerenti da genitori, nonni, maestre e baby sitter.
In altre parole, gli adulti incaricati dell’educazione del bambino devono necessariamente comportarsi allo stesso modo nel momento in cui intervengono per gestire il vizio di mordere.
Evitate di mordicchiare il bambino
Il gesto di mordicchiare il bambino perché puccioso e paffutello funge da apripista alla trasformazione del pargolo da “vittima” a “carnefice”, in quanto c’è il rischio che diventi una modalità di relazione che il bimbo può apprendere e utilizzare nei confronti degli altri, ovviamente con meno delicatezza.
Evitate di restituire il morso
Tantissimi genitori restituiscono il morso al piccolo per fargli sperimentare il dolore che lui stesso provoca. In realtà si tratta di un erroraccio poiché il bambino potrebbe vedere il gesto di mordere come un gioco che anche mamma e papà fanno con lui, dunque evitatelo.
Disapprovate il gesto senza sgridare il bambino
Se sgridare il bambino, specialmente se molto piccolo, serve a ben poco, interrompere il morso con un netto “no” può invece fare la differenza, ancor più se accompagnato da una mano posta dolcemente davanti alla bocca del piccolo.
In ogni caso si consiglia di disapprovare con fermezza il gesto compiuto dal bambino senza risultare aggressivi. La strada del “No, non si fa” è con ogni probabilità la più giusta.
Sdrammatizzate la situazione con dei giochi da mordere
Se il vostro lupetto ha un’età inferiore ai 24 mesi, potete prendere in considerazione l’idea di fornirgli dei giochi da mordere, anziché negargli questo suo modo di scoprire le cose con la bocca.
Mordere un giocattolo è diverso dall’azzannare un compagno di giochi, quindi sdrammatizzate la situazione e state sereni.
Stabilite delle regole
Con i bambini un po’ più grandi che hanno superato i due anni di età è fondamentale cambiare atteggiamento e stabilire delle regole, esprimendo in maniera più definita la contrarietà ai morsi.
Per farlo vi basterà dirgli che con il suo gesto fa male agli altri e che le maestre o qualche adulto a lui particolarmente caro non agiscono allo stesso modo per comunicare o attirare l’attenzione.
Infine, se il vostro piccolo continua a mordere con una certa frequenza anche dopo i 30 mesi, drizzate le antenne e cominciate a preoccuparvi perché, superata una certa età, il gesto di mordere non è più fisiologico e potrebbe essere il segnale di un disagio legato a una o più situazioni.
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Manuela Criscuolo