Ormai troppo spesso le abitudini quotidiane della maggior parte delle persone non sono per nulla favorevoli al mantenimento di un buono stato di salute.
Sono diffusissimi errori alimentari che comportano un eccesso di zuccheri nel sangue, difficili per il corpo da smaltire, a loro volta causa di disastrose conseguenze quali il diabete.
Esso è sostanzialmente di due tipi: quello di tipo 1 che insorge in età infantile o nella prima giovinezza, ha spesso cause genetiche, e costringe il malato a frequenti iniezioni d’insulina quotidiane; quello di tipo 2 che rappresenta la forma più diffusa, legata a sedentarietà ed alimentazione scorretta.
Considerando infatti anche il ruolo marginale ed incostante che è riservato all’attività fisica, la situazione si aggrava ancor di più.
In particolare ciò che viene poco o per nulla considerata è la pratica sportiva più semplice ed efficace in assoluto: la camminata.
Due associazioni in particolare che si occupano di diabete (Abbott Diabetes Care e Aniad) hanno messo a punto un programma scientifico di camminata sportiva, ribattezzata Fitwalking, atto a prevenire o monitorare tale disturbo.
Questo progetto, Freedom League, sta coinvolgendo diversi centri diabetologici in tutta Italia, nei quali, grazie alla guida di medici ed istruttori, si sfrutta la camminata come un vero e proprio farmaco assolutamente naturale!
Bisogna partire dal fatto che il diabete nasce dall’incapacità dell’organismo di produrre insulina, ovvero l’ormone rilasciato dal pancreas adibito alla trasformazione degli alimenti in energia e quindi alla metabolizzazione degli zuccheri.
Se tale ormone è insufficiente, non è in grado di assolvere correttamente il proprio compito, così il glucosio rimane in circolo, danneggiando nel tempo tessuti, vasi sanguigni ed organi.
Praticando però movimento costante e prolungato come il Fitwalking, è possibile migliorare la circolazione, consentendo una migliore distribuzione ed utilizzazione degli zuccheri e favorendo così l’attività dell’insulina.
Il Fitwalking avendo scopo curativo e non solo allenante, va praticato sotto la guida di un istruttore qualificato che possa insegnare la corretta tecnica della camminata che altrimenti potrebbe divenire addirittura controproducente.
La postura corretta nel camminare prevede una posizione eretta ma allo stesso tempo rilassata, con un passo equilibrato, né troppo lungo né troppo corto.
I piedi prendono contatto col suolo a partire dal tallone verso l’appoggio armonioso di tutta la pianta e la successiva spinta.
Le gambe lavorano in sinergia, con una fase di sostegno ed una di spinta: quella di sostegno aiuta il piede a sostenere il corpo, quella di spinta conferisce vigore al passo.
Le anche ed il tronco sviluppano la giusta velocità d’andatura.
Infine le braccia, la testa e le spalle mantengono una posizione naturale ma finalizzata a dare energia alla falcata.
Attualmente il Fitwalking è sfruttato solo per la patologia diabetica, ma non è escluso che possa essere preso in considerazione anche per altre problematiche, come ad esempio l’ipertensione arteriosa: camminare difatti è un ottimo allenamento per il cuore, permette di tenere sotto controllo il peso e di conseguenza i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, perciò tutti quei fattori di rischio atti allo sviluppo di malattie cardiovascolari.
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