Due piccole epidemiologhe di terza elementare tracciano il contagio dei compagni di classe.
Lo schema di Emma e Matilde, semplice ma chiaro
Emma e Matilde si servono di un foglio a quadretti di penna e matita rossa e in pochi minuti rendono evidente ciò che gli scienziati dicono da mesi: la circolazione dell’aria è fondamentale per impedire il contagio.
Lo schema delle due bambine che frequentano la terza elementare di una scuola di Perugia è semplice. Indicano con dei grandi rettangoli i banchi di tutti i compagni e colorano di rosso le figure che rappresentano gli amici infetti.
Dal disegno si rileva che i bambini seduti nelle ultime file sono quelli che hanno contratto il Covid-19. Le piccole epidemiologhe in erba hanno lasciato stupefatti genitori ed insegnanti, che assicurano di non avere in alcun modo “imbeccato” le sue bambi e il loro lavoro ha aperto un dibattito scientifico sull’analisi del tracciamento in aula.
La possibili cause del contagio
Su 23 alunni, 10 hanno contratto il coronavirus e 8 di questi sono seduti tra la quarta e la quinta fila. La corrispondenza tra la porta e la finestra ha probabilmente ridotto le possibilità di contagio per gli alunni delle prime file.
I bambini delle ultime file invece, sebbene fossero in vicini ad un’altra finestra, non potevano usufruire di un’adeguata circolazione dell’aria perché la porta era molto più lontana.
La scuola è chiusa per la sanificazione mentre genitori e insegnanti si pongono molte domande sulla diffusione peculiare del contagio all’interno dell’aula.
Il presidente dell’ordine dei medici di Roma, Antonio Magi sottolinea l’impossibilità di effettuare un’indagine corretta sulla base di un campione così ristretto. Il caso di una singola classe infatti, è troppo limitato per elaborare un’analisi scientifica attendibile.
La rilevazione di Emma e Matilde evidenzia però l’importanza di ridurre l’umidità degli ambienti per limitare la diffusione del virus.
Un’altra ipotesi che potrebbe spiegare il contagio è che i bambini agli ultimi banchi sono spesso meno controllati dagli insegnanti e pertanto potrebbero avere adottato comportamenti non corretti. Genitori, alunni e insegnanti aspettano ancora risposte.
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