Negli ultimi anni i social stanno occupando sempre più spazio nelle nostre vite e ci ritroviamo a condividere foto su foto riguardanti le nostre giornate, cosa mangiamo, come occupiamo il tempo e così via.
In particolare, si sta diffondendo il cosiddetto fenomeno dello Sharenting, combinazione delle parole parenting (essere genitori) e sharing (condividere); in sostanza con questo termine si intende l’uso eccessivo dei social da parte dei genitori che utilizzano i propri spazi sul web per condividere esclusivamente contenuti riguardanti i propri figli.
Secondo alcune ricerche, circa sette genitori su 10 pubblicano foto dei figli sui social media; un numero abbastanza alto che bisogna tenere in considerazione per capire il perché di questo fenomeno e se può essere in qualche modo rischioso.
A tal proposito, Gianluigi Bonomi nel suo saggio dal titolo “Sharenting“, riporta un interessante studio, spiegando in modo approfondito i rischi dietro questa tendenza alla eccessiva esposizione online.
Un esempio lampante di mamma social è Chiara Ferragni che, giornalmente, ci inonda di foto e video con protagonista i figlioletti Leone e Vittoria; ultimamente però questa pratica si sta diffondendo anche tra le persone comuni, diventando un vero e proprio trend.
Prima di condividere qualsiasi contenuto, in particolare se riguardante un minore, bisognerebbe interrogarci sui rischi del postare tale foto, o video sul web.
Uno studio condotto nel 2015 dal Family Online Safety Institute ha rilevato che circa il 20% dei genitori ha pubblicato sui social contenuti sul figlio, che, in futuro, egli potrebbe trovare imbarazzanti.
Inoltre, un genitore su 10 aveva ricevuto dal figlio la richiesta di rimuovere un post che lo riguardava. Altro dato interessante possiamo prenderlo da una ricerca italiana del 2017 secondo cui, circa l’87% delle mamme intervistate ritiene che il pubblicare foto dei figli sia un diritto.
Un’azione di pochi secondi, apparentemente innocua, come il condividere una foto di nostro figlio su Instagram può davvero essere così pericolosa?
Secondo gli esperti, sì! Non è solo una questione di imbarazzo, il pubblicare certi contenuti può seriamente mettere in pericolo la privacy dei nostri figli. Sovraesponendo i bambini online mettiamo a disposizione di tutti informazioni riguardanti la loro vita, aumentando a dismisura il rischio di bullismo, cyberbullismo o furto d’identità.
Per proteggerli è bene impostare dei confini che devono essere rispettati; bisogna condividere in modo consapevole e soprattutto non deve diventare un’abitudine: prima di condividere un qualsiasi contenuto pensate alle conseguenze che può avere sul futuro del vostro bambino.
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