L’alimentazione in gravidanza, si sa’, deve essere ben controllata ed equilibrata, per garantire alla mamma la giusta dose di alimenti che garantiscano il suo benessere psico-fisico e al feto di svilupparsi correttamente.
Il pesce è uno degli alimenti che andrebbero consumati, ma facciamo bene attenzione: non tutti i pesci sono uguali.
Infatti, ci sono quelli che contengono molto mercurio e quelli che ne contengono di meno. I pesci ad alto contenuto di mercurio (come il pesce spada, lo sgombro reale, lo squalo e il tilefish del Golfo del Messico) vanno assolutamente banditi dalla dieta della futura mamma. Si rischia – secondo alcuni studi condotti – di interferire sul corretto sviluppo del feto; la medesima raccomandazione va’ seguita anche per i primi anni di vita dei bambini.
Il pesce in gravidanza non va evitato, ma accuratamente selezionato, privilegiando assolutamente quelli a basso contenuto di mercurio, come salmone, merluzzo, gamberi, tonno in scatola, da 225 a 335 grammi la settimana. Per il tonno bianco, invece, è meglio limitare il consumo a massimo 150 grammi la settimana.
In realtà, il pesce spada (così come i grandi predatori che accumulano più facilmente il mercurio) andrebbe evitato anche al di fuori della gravidanza: oltre a essere una specie in via d’estinzione, per il suo ricco contenuto di mercurio può risultare pericoloso per la salute di tutti.
Un’occhiata, quindi, ad altri pesci da mettere sulle nostre tavole pare essere la prima soluzione per future mamme e non: un piccolo cambiamento alimentare per tutti, in nome della salute e dell’ambiente, non potrà che farci bene.
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